Istruzione
domenica 10 Agosto, 2025
In Trentino è boom di iscrizioni alle scuole private. In quattro anni 350 studenti in più
di Tommaso Di Giannantonio
Una crescita pari al 33%. E i contributi della Provincia aumentano di conseguenza sfiorando i 12 milioni
Non si può parlare di fenomeno «paritarie» perché il lasso di tempo e i numeri sono ancora ridotti. Ma di certo si comincia a intravedere una tendenza. Una volta concluse le scuole medie sempre più studenti si iscrivono alle paritarie: esclusa la formazione professionale, dal 2020 a oggi si registrano quasi 350 iscritti in più (+33%). E il dato non tiene conto delle «passerelle», cioè dei trasferimenti, che generalmente vanno a vantaggio delle private.
La mappa delle scuole
I dati sono contenuti nella delibera con la quale ogni anno la giunta provinciale ripartisce le risorse finanziarie a favore dell’istruzione paritaria. Cioè soggetti privati che, in base al possesso di determinati requisiti organizzativi e di qualità, sono abilitati all’erogazione del servizio educativo e al rilascio di titoli di studio aventi valore legale.
In Trentino, tolti i centri di formazione professionale, si contano 18 paritarie: 4 scuole elementari (primarie), 4 istituti comprensivi (elementari e medie), 4 medie (secondarie di primo grado) e 6 superiori (secondarie di secondo grado), che comprendono in totale 16 percorsi tra licei e istituti tecnici. Le scuole sono sparse tra Trento, Rovereto, Arco, Civezzano, San Michele all’Adige e Mezzano di Primiero. La maggior parte si trovano nel capoluogo. E quasi tutte sono di stampo cattolico: tra le più diffuse, quelle del Collegio Arcivescovile e del Sacro Cuore.
Il trend alle superiori
La delibera della giunta provinciale fotografa la situazione al mese di ottobre. Portando le lancette del tempo a dieci anni fa, nell’anno scolastico 2014-2015 gli iscritti alle superiori erano 1.055, il 5,1% del totale degli studenti in tutta la provincia. I numeri sono rimasti stabili fino al 2020, poi – a fronte anche di un aumento generale degli alunni – la curva è iniziata a salire: 1.176 iscritti nel 2021, 1.207 nel 2022, 1.298 nel 2023 e 1.398 nel 2024, arrivando così a una quota del 6,4%.
Una percentuale che, come detto, non tiene conto degli studenti che decidono di cambiare scuola durante l’anno. Per capirci, nell’anno scolastico 2023-2024 – l’unico in cui è disponibile il dato completo – la quota di alunni delle paritarie è arrivata al 7,9%.
Elementari e medie stabili
La situazione cambia se si scende di ordine e grado.
Alle elementari la quota di studenti delle paritarie si è leggermente ridotta, dal 4,2% (1.161 iscritti) nel 2014 al 3,9% (939) nel 2024.
Stessa situazione alle medie, dove l’incidenza delle paritarie è calata dal 7,9% (1.323 studenti) al 7.5% (1.224) in dieci anni.
Il trend dei contributi
Complessivamente, dalla primaria alla secondaria, gli iscritti delle private sono rimasti stabili: poco più di 3.550 alunni. Però l’aumentare degli iscritti alle superiori ha fatto lievitare il finanziamento della Provincia a favore delle paritarie: alle superiori, infatti, la quota finanziaria è più elevata.
Per l’anno scolastico 2024-2025 Piazza Dante ha erogato 11,8 milioni di euro alle istituzioni paritarie come contributo in conto gestione, a copertura delle spese di funzionamento, un valore in crescita del 29% rispetto ai 9,1 milioni nel 2020. Al finanziamento in conto gestione si aggiungono 2 milioni di contributi per il sostegno agli studenti con bisogni educativi speciali, 178mila euro di contributi per le quote del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale e quasi 46mila euro di contributi in conto gestione per le scuole dell’infanzia a indirizzo pedagogico-metodologico steineriano.
Assegno di studio
In Trentino, inoltre, è previsto un assegno di studio per le spese di iscrizione e frequenza alle scuole paritarie: da un minimo di 50 euro a un massimo di 600 per le elementari, 700 per le medie e 1.100 per le superiori. Possono richiederlo tutte le famiglie che hanno un Icef (l’indicatore della situazione economica del Trentino) entro l’indice 0,34. Nell’anno scolastico in corso – come si legge nella delibera della giunta provinciale – il contributo è ammontato a quasi 780mila euro.
Nell’anno scolastico precedente (2023-2024) la Provincia aveva erogato l’assegno di studio a 1.226 studenti – poco più di un terzo del totale, considerando anche la formazione professionale – per un totale di 815mila euro.
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