L'appuntamento
giovedì 11 Dicembre, 2025
Il festival dell’economia cresce: l’edizione 2026 sarà di cinque giorni e sarà dedicata ai giovani
di Redazione
Sotto la lente dell'iniziativa del Sole 24 Ore, lo strapotere delle Big Tech
Novità per il Festival dell’Economia di Trento: dal 2026 le giornate della manifestazione diventano cinque, da mercoledì 20 maggio a domenica 24 maggio 2026. La scelta nasce dal grande successo delle ultime edizioni, che hanno registrato 40.000 partecipanti e un programma sempre più ricco.
La XXI edizione, organizzata per il quinto anno consecutivo dal Gruppo 24 Ore e da Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma di Trento, avrà come titolo «Dal mercato ai nuovi poteri. Le speranze dei giovani», individuato dall’Advisory Board presieduto dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini.
Il tema mette a confronto, da un lato, il tramonto del mercato come riferimento globale e l’affermazione di nuovi poteri — Big Tech e sistemi autarchici — e, dall’altro, le speranze dei giovani, considerati la risorsa decisiva per il futuro. Un contesto in cui, secondo gli organizzatori, l’Occidente può recuperare terreno solo mettendo le nuove generazioni davvero al centro.
Tamburini spiega: «C’era un tempo in cui il mercato dettava legge (…). Oggi, invece, è tramontato lasciando spazio a centri di potere come le Big Tech, cresciute a velocità straordinarie». Il direttore sottolinea come realtà come Nvidia, Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon rappresentino oggi «un centro di comando più influente di molti Stati», con le chiavi degli sviluppi dell’intelligenza artificiale.
Sul piano geopolitico, osserva Tamburini, «il pendolo si sposta da Occidente a Oriente», mentre Stati Uniti ed Europa affrontano debolezze strutturali — rallentamento economico, crisi demografica, leadership fragili — e dall’altra parte avanzano poteri autarchici come Russia e Cina. L’Asia ospita quasi il 60% della popolazione mondiale, mentre l’Africa è destinata a raggiungere 2,5 miliardi di abitanti entro il 2050, con un’età mediana sotto i 20 anni.
Da qui la necessità, afferma Tamburini, di «dare speranza ai giovani e farli tornare in Italia», ricordando che tra 2022 e 2023 700.000 giovani hanno lasciato il Paese, quasi tre volte quelli che sono rientrati: «L’Italia e l’Europa devono diventare terre per giovani, non Paesi per anziani».
Il nuovo titolo prosegue il percorso degli ultimi anni:
– 2022: «Dopo la pandemia, tra ordine e disordine»,
– 2023: «Il futuro del futuro»,
– 2024: «Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo»,
– 2025: «Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio».
L’Advisory Board dell’edizione 2026 è composto da Elena Beccalli, Marco Fortis, Paolo Magri, Emma Marcegaglia, Giulio Sapelli, Giulio Tremonti e Fabio Tamburini. Confermato anche il Comitato scientifico con Ericka Costa, Luigi Bonatti e Adriana Castagnoli, già al lavoro sul programma.
L’edizione 2025 ha confermato tutti i record: oltre 750 relatori, 325 eventi, 40.000 presenze e molte location sold out. Il Festival ha inoltre ottenuto la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi.
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