I numeri

giovedì 5 Giugno, 2025

I reati in Trentino sono aumentati del 10% in un anno

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I dati nel corso della festa annuale dei carabinieri. Boom di reati da «codice rosso». L'appello: «Denunciate»

Le forze sono più o meno le stesse, ma i reati, in controtendenza rispetto al trend di anni fa, sono aumentati rispetto al 2023. Non di poco: si parla di un aumento del 10%, per un totale di 17.408 (l’anno precedente erano stati 14.466). Di questi i carabinieri trentini ne hanno perseguiti 13.385, il 77% del totale. Più di tremila (3.535) sono stati scoperti proprio dai carabinieri dell’arma. Sono 4.629 le persone denunciate e 304 quelle arrestate. Insomma, quel che si dice un anno impegnativo. La costante positiva è invece quella rappresentata dal quotidiano impegno di donne e uomini dell’Arma dei carabinieri che ieri sera al Conservatorio Bonperti hanno festeggiato il 211° anniversario di fondazione del corpo. Offrendo come sempre ogni anno, la fotografia della situazione in Trentino attraverso i dati dell’attività 2024.

 

Codice Rosso
Sul fronte della violenza di genere, nel 2024 c’è stata un’impennata di denunce. Infatti, sono raddoppiate rispetto l’anno scorso (passate da 232 a 328). Ma sono in aumento anche gli ammonimenti richiesti (passano da 62 a 81). Calano, invece, le persone arrestate (da 40 a 21) e i provvedimenti di allontanamento (da 35 a 25).

 

Droga
Un campo dove i militari non hanno mollato la presa: la droga si conferma piaga sociale la cui offerta risponde in questi territori a una certa domanda che non è da trascurare. Sono aumentati gli arresti (passati da 54 a 62) ma anche le persone denunciate (passate da 186 a 241). Preoccupante il dato che evidenzia una crescita di consumatori di sostanze di stupefacenti segnalate (da 524 a 663) e in crescita anche i chili di sostanze sequestrate (da 30 Kg a 54 Kg).

 

Infrazioni sulla strada
Buone notizie se si parla di infrazioni al codice della strada, con 7.896 elevate a fronte delle 8.421 del 2023. Calano anche i casi di guida in stato di ebrezza, passati da 744 a 499. Gli incidenti rilevati sono stati 1.024. Per il resto, i numeri del 2024 ricalcano, grossomodo quelli del 2023, con l’operato dei carabinieri che si conferma prezioso grazie alla capillare rete territoriale dell’Arma con le sue 73 stazioni in Trentino: 17.985 sono state le richieste di intervento girate alle centrali operative delle sei compagnie dagli operatori del 112, con i carabinieri che hanno rafforzato il servizio di controllo: Il numero delle pattuglie a piedi, superiore alle 1.500, è pressoché triplicato rispetto alla precedente stagione (685). Ma i militari hanno identificato 179.406 persone e hanno fermato 116.694 veicoli, di cui 7.356 motociclette). Il numero delle pattuglie a piedi, superiore alle 1.500, è pressoché triplicato rispetto alla precedente stagione (685). Importante anche l’attività per la sicurezza sul lavoro, con 114 aziende controllate, 17 lavoratori irregolari scoperti. L’altro dato è quello degli studenti incontrati nella stagione scolastica che si è appena conclusa, perché sono oltre 9mila, il 50% in più rispetto ai 6mila della stagione scorsa. Insomma, la sicurezza inizia dalla scuola.

 

Sicurezza in città
L’intervento del comandante provinciale colonnello Matteo Ederle, ieri al Conservatorio Bonperti, ha concentrato l’attenzione sul tema della sicurezza in provincia, invitando i trentini ad avere fiducia nelle forze dell’ordine: «Il singolo cittadino ha un ruolo in tutto questo, nel dovere di denunciare o riferire, nell’opportunità di adottare sempre basilari forme di dissuasione che possano rendere meno agevole l’azione di chi delinque e più efficace l’attività di contrasto delle forze dell’ordine, nella possibilità di aderire a un gruppo di vicinato, nella voglia di approcciarci per le strade e confrontarsi o suggerire. L’insicurezza non si risolve solo con l’intensificazione del lavoro delle forze di Polizia sul territorio, sono fenomeni strettamente correlati a dinamiche sociali e urbanistiche, ai trend formativi-educativi dei nostri adolescenti, a flussi migratori e contrasti interetnici, a devianze e debolezze della popolazione autoctona , a situazioni di natura sanitaria-psichiatrica». Ederle ha poi voluto ringraziare donne e uomini dell’Arma: «Un grazie a tutti i carabinieri per l’opera quotidiana prestata, costante in ogni momento del giorno e della notte. Nel 2024 sono stati 24 i casi di infortunio provocati da contatto o gestione di soggetti pericolosi arrestati o fermati, per un complessivo di 202 giorni di prognosi. Mai una lamentela».