il lutto

mercoledì 17 Gennaio, 2024

Grigno in lutto, è morta l’assessora Barbara Bellin a soli 47 anni

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Colpita da un malore improvviso sabato sera, lascia una figlia di due anni e il marito Fabiano

Grigno piange Barbara Bellin, assessora comunale alla cultura classe 1976, scomparsa troppo presto e all’improvviso. Lascia la figlioletta di due anni e il marito Fabiano.
Barbara Bellin, laureata in psicologia a Padova, insegnante di sostegno all’istituto Degasperi di Borgo, era conosciuta in tutto il paese per l’animo dolce e riflessivo e per l’instancabile lavoro al servizio della comunità.
«Sabato sera l’ha colpita malore, è stata portata d’urgenza all’ospedale di Feltre e poi elitrasportata a Vicenza. Non c’era nulla da fare, purtroppo, è stata tenuta in vita fino a lunedì sera dalle macchine e poi è volata in cielo» racconta il sindaco di Grigno, Claudio Voltolini. Che aggiunge: «Aveva firmato per la donazione degli organi, anche da questo si capisce che persona era Barbara». È addolorato il primo cittadino nel ricordare l’amica e compagna di giunta, insieme alla quale nel 2010 ha iniziato la carriera politica nel comune valsuganotto. «Era una mamma, un’amica, una sorella. Un punto di riferimento per Grigno e per la sua famiglia – continua Voltolini –. Un pilastro per la sua piccola frazione, il Puele. Stravedeva per il nostro paese, per le persone e per la comunità». Barbara Bellin era insegnante delle scuole superiori a Borgo Valsugana, all’Istituto Degasperi, dove era docente di sostegno e dove lavora come insegnante anche una delle due sorelle, Manuela (l’altra è Silvia). Sgomenti i colleghi, che fino a venerdì l’avevano a fianco a scuola sorridente. Con la voce rotta dalla commozione e piena di dolore la professoressa Giovanna Molinari, amica stretta e collega di Barbara, ricorda: «Lavoravamo insieme al Degasperi dal 2014, sempre sui ragazzi fragili. Una persona riservata ma sempre disponibile e capace di fare gruppo. Ci siamo formate insieme, era un punto di riferimento per il dipartimento di sostegno, lascia un grande vuoto. Venerdì stava bene e abbiamo fatto riunione insieme con il dirigente». Con Eddy Sandri Barbara Bellin condivideva non solo il lavoro di insegnante al Degasperi, ma un’amicizia nata durante l’adolescenza: «Abbiamo fatto le superiori insieme a Borgo, in quella che allora era la sede staccata del Galilei di Trento. A Barbara mi uniscono i ricordi di trent’anni di amicizia – racconta – era un donna solare, appassionata di tutto ciò che faceva, con un grande interesse per la cultura: l’impegno politico l’aveva completata». «Sabato, alle 13, quando è suonata l’ultima campanella ci siamo salutati: “Ci vediamo lunedì”, ci siamo detti. Domenica ho ricevuto la telefonata della sorella…».
A Grigno Barbara Bellin era stata due volte assessora alla cultura: «Aveva quasi dieci anni di esperienza alle spalle da assessora alla cultura e lavorava in maniera competente e seria. L’anno scorso era riuscita a organizzare quasi ogni settimana un concerto nel nostro paese. Oltre al suo lavoro verrà ricordata per la sua bontà e disponibilità. Ha lasciato un segno, vivendo la vita in tutte le sue sfaccettature e pienamente, era una persona capace e orgogliosa, ma sapeva anche divertirsi» la ricorda ancora Voltolini. Grigno è oggi un paese addolorato: «Era una persona buona, attenta – racconta il vicesindaco, Leopoldo Fogarotto –. Era semplice e tranquilla, non l’ho mai sentita alzare la voce, metteva passione in tutto quello che faceva. Nella sua attività di assessora ha sempre fatto delle scelte indovinate, proponendo iniziative capaci di raccogliere un grande successo. Grazie a lei il nostro Comune in ambito culturale è avanzato, il suo lavoro era riconosciuto anche dalle amministrazioni vicine. Nonostante questo non era cambiata». Una morte repentina, inaspettata, che ha fatto sprofondare la comunità nello sconforto e nella tristezza. La ricordano anche i presidenti delle associazioni del paese: «Tutte le associazioni hanno un bel ricordo di Barbara, ha sempre promosso interessanti attività nella Vecchia Pieve di Grigno con la biblioteca comunale, organizzando mostre di quadri e concerti.
Ha lavorato per anni in collaborazione con tutti noi» racconta Mario Meggio, presidente dell’associazione Grigno Eventi.
Una persona che ha vissuto per la comunità, con ancora molto da offrire, una vita spezzata in maniera tragica che ha lasciato il segno nel cuore degli abitanti di Grigno. «Ciao Barbara» il laconico e sgomento saluto che le rivolgono sui social i vigili del fuoco di Grigno. Postando una foto in cui sono tutti, in divisa, insieme a lei.