L'altra parte
martedì 29 Agosto, 2023
Grandi carnivori, Campobase: «Ridicola passerella del postino Salvini»
di Redazione
Non sono passate inosservate le dichiarazioni del vicepremier nel fine settimana

Matteo Salvini è passato dal Trentino e di certo non è passato inosservato. Allo stesso modo non sono passate inosservate le dichiarazioni del vicepremier nel fine settimana, a fianco dell’attuale presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, in merito alla questione dei grandi carnivori, delle grandi opere e dell’immigrazione. Proprio ieri, lunedì 29 agosto, è arrivata la notizia che Salvini ha portato la lettera dei sindaci solandri a Roma. Campobase, però, non crede alle promesse e ommenta: «A cinque anni dall’avvio della Giunta Provinciale a guida leghista e a cinque mesi dalla tragedia di Caldes, apprendiamo che il Ministro Salvini, dopo aver trascorso qualche giorno di vacanza a Pinzolo, ha consegnato alla Premier Meloni il documento di alcuni Sindaci trentini sul tema dei grandi carnivori.
La grande e sconvolgente notizia – che apprendiamo da un comunicato stampa della Lega e non del Governo – è che Salvini si è spinto – perfino….. – a chiedere alla Premier una soluzione “di convivenza e di buon senso”. Non servono commenti particolari per confermare che quella di Pinzolo era, appunto, una passerella inconcludente e del tutto propagandistica. Del resto, che altro poteva fare il Ministro? La Provincia, già nel 2018, si è dotata di una Legge specifica per gestire i grandi carnivori. Una legge che peraltro il Governo Conte, di cui lui era Vice Presidente, aveva impugnato – senza successo – alla Corte Costituzionale». Per Campobase il destinatario della lettera non è corretto: «L’unica cosa ragionevole che poteva fare, semmai, era girare il documento dei sindaci – giustamente preoccupati – non alla Premier Meloni, ma al suo amico presidente Fugatti, che quella Legge provinciale avrebbe dovuto applicare in questi cinque anni».
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