Politica

sabato 1 Novembre, 2025

Gli stipendi dei dirigenti della Provincia autonoma di Trento: il più pagato supera i 200 mila euro

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Al vertice Bertoli, De Col e Ziglio. Dietro (molto dietro) i presidi

Da un tetto massimo di quasi 210mila euro a un minimo di 45mila. Questi i compensi percepiti dai dirigenti, di vertice e non, della Provincia Autonoma di Trento, riportati sul portale amministrazione trasparente. Il più pagato è Lorenzo Bertoli, direttore generale di Cassa del Trentino e presidente di Laborfonds, con 209mila di emolumenti percepiti nel 2024. Lo seguono il direttore generale della Provincia, Raffaele de Col, con 192mila euro, e il dirigente generale del dipartimento Salute e politiche sociali, Andrea Ziglio, con 178mila. I meno pagati sono i dirigenti scolastici Pasquale Tappa e Morena Manfrin, 44.982 euro il primo, 50mila la seconda.

Dirigenti generali di vertice
Sul dito della Provincia si distingue tra titolari di incarichi dirigenziali amministrativi di vertice e dirigenti non generali. Tra i primi, a percepire la cifra più alta è il direttore generale Raffaele De Col, a quota 192mila e 182,79 euro, dietro di lui il dirigente generale del dipartimento salute e politiche sociale Andrea Ziglio, con 178.737,20 euro. Quest’ultimo ha preso incarico lo scorso 25 agosto, quando è subentrato ad Antonio D’urso, che ha lasciato il proprio posto dopo soli nove mesi per trasferirsi a Perugia. Fino a quel momento era stato direttore medico degli ospedali di Arco e Tione e per un breve periodo, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Verosimilmente nel 2025 il compenso salirà, per il nuovo incarico. Ad occupare il gradino più basso del podio è Luca Comper, dirigente generale del dipartimento organizzazione, personale e innovazione, che nel 2024 ha percepito 166.478, 72 euro.Fuori dal podio il dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, Luciano Martorano a quota 156.602,62 euro. Tutti appaiati su cifre intorno ai 154mila euro, Luisa Tretter, del dipartimento affari finanziari, Valeria Placidi del dipartimento affari istituzionali, anticorruzione e trasparenza, Enrico Menapace del dipartimento enti locali, agricoltura e ambiente e Laura Pedron, del dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro. Chiudono la classifica la dirigente generale dell’avvocatura, Evelina Stefani (116.887,91 euro) e il dirigente del dipartimento artigianato, commercio, promozione, sport e turismo, Romano Stanchina (106.254,99 euro). I settori meglio retribuiti, quindi, sono quelli afferenti all’area sanitaria ed economica.

Dirigenti non generali
Il più pagato, però è un dirigente non generale, il direttore di Cassa del Trentino, prestato inoltre al ruolo di presidente di Laborfonds, con una cifra che sfiora i 210mila euro (209.497,45), in considerazione della pluralità di incarichi e della rilevanza finanziaria dei due ruoli.Medaglia d’argento per il dirigente di Apac (Agenzia provinciale appalti e contratti) Antonio Tita, con 175.598,08 euro, bronzo per Nicola Foradori, alla guida dell’Unità strategica affari della presidenza e segreteria della giunta. Quarto posto per il capo dell’ufficio stampa Gianpaolo Pedrotti, a quota 153.948 euro. Viaggiano sui 150mila euro Giovanni Battista Gatti dell’Agenzia per la depurazione, Mauro Groff, dell’unità strategica patrimonio e trasporti, Daniele Bernardi di Apiae (agenzia provinciale incentivazione attività economiche) e Stefania Terlizzi, direttrice di Agenzia del lavoro. I dirigenti non generali sono 189 e includono dirigenti scolastici, i meno pagati, dirigenti di servizio e sostituti dirigenti.

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