Il caso
venerdì 11 Novembre, 2022
Giacomo Bernardi, direttore dell’Avvocatura della Provincia accusato di danno erariale. Risarcimento di 113 mila euro
di Redazione
La Procura erariale contesta all’avvocato, ex candidato sindaco del centrodestra alle ultime comunali di Arco, di aver taciuto l’incarico di commissario liquidatore di Trento Rise
La Procura regionale della Corte dei conti di Trento ha citato in giudizio per danno all’Erario l’attuale Dirigente generale dell’Avvocatura della Provincia, Giacomo Bernardi.
L’erario contesta all’avvocato Bernardi di aver assunto l’incarico di vertice dell’Avvocatura provinciale in violazione dell’art. 4 del d.lgs. n. 39, 8 aprile 2013, a norma del quale non possono essere conferiti incarichi amministrativi di vertice, nelle amministrazioni statali, regionali e locali, a coloro i quali abbiano ricoperto, nel biennio precedente, cariche in enti di diritto privato finanziati dall’amministrazione che conferisce l’incarico.
Nel caso specifico, secondo la ricostruzione operata dalla procura erariale Bernardi sarebbe stato commissario liquidatore di Trento Rise fino al 22 giugno 2020, associazione di stampo privatistico regolata e finanziata dalla Provincia. Bernardi non avrebbe indicato la propria situazione di inconferibilità all’atto della propria partecipazione alla procedura selettiva indetta dalla Provincia non comunicando allo steso tempo l’incarico di liquidatore anche nel proprio curriculum vitae, presentato ai fini della valutazione dei titoli professionali in seno alla medesima selezione.
Da qui la richiesta da parte della Procura regionale di un risarcimento in favore della Provincia pari alla retribuzione illegittimamente percepita da Bernardi in veste di dirigente generale per l’importo di € 112.927,65.
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