grandi carnivori
martedì 1 Agosto, 2023
Fugatti a Roma sui grandi carnivori: «Se esiste una situazione di emergenza-urgenza, non è richiesto il parere di Ispra»
di Redazione
Il governatore ha incontrato oggi il sottosegretario Barbaro per chiedere che venga tutelata l'autonomia del Trentino sulla gestione di orsi e lupi

Tutelare l’autonomia del Trentino sulla gestione dei grandi carnivori. È la richiesta messa sul tavolo del ministero dell’Ambiente dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti durante l’ incontro odierno con il sottosegretario Claudio Barbaro. Il presidente ha spiegato al sottosegretario e ai tecnici del ministero, insieme al presidente altoatesino Arno Kompatscher, la ragione delle norme recentemente approvate sui grandi carnivori.
Nell’ambito della legge di assestamento provinciale si è inteso ritornare sul tema del contrasto ai danni provocati dai grandi carnivori e del pericolo che gli stessi sono in grado di arrecare alla popolazione, chiarendo, attraverso un intervento di modifica della legge provinciale n. 9 del 2018 iter procedurale e contenuti dei provvedimenti adottati dal Presidente.
In particolare si esplicita che ai fini dell’adozione dell’ordinanza del Presidente ai sensi dell’articolo 52 dello Statuto di Autonomia – provvedimento, questo, che ha alla base una situazione di emergenza-urgenza – non è richiesto il parere di ISPRA. Tale situazione conferma l’approdo raggiunto dalla recente giurisprudenza.
Si interviene inoltre per prevedere che il Presidente può autorizzare interventi volti a ripristinare la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo degli esemplari di orso e di lupo con proprio decreto e acquisito il parere di ISPRA.
Si prevede, inoltre, che nei casi in cui le misure di contrasto da adottare in base al quadro di riferimento normativo europeo e statale siano volte alla sottrazione permanente dell’esemplare dall’ambiente naturale, il Presidente disponga la misura dell’abbattimento.
Questo aspetto rappresenta il punto più rilevante e complesso della nuova normativa introdotta, perché di fatto affronta il tema dell’impossibilità di considerare la cattura permanente degli esemplari una soluzione percorribile in termini generali.
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