Pergine
martedì 4 Novembre, 2025
Fugatti: «Al posto dell’ex Artigianelli musei dedicati a collezioni provinciali mai esposte»
di Johnny Gretter
Ieri incontro a Susà sulla riqualifica dell'area. I cittadini chiedono anche una sezione scolastica
                                
                                                            Il futuro dell’area Artigianelli, dopo oltre 15 anni di abbandono e con la demolizione ancora in corso, resta molto sentito dai perginesi e soprattutto dalla frazione di Susà.
Lo dimostra il fatto che ieri sera quasi 200 persone hanno riempito la sala pubblica della frazione per partecipare alla serata di confronto col presidente Maurizio Fugatti, per ascoltare le proposte dei cittadini. La Provincia ha condiviso una prima intenzione: il sedime potrebbe ospitare alcuni piccoli musei, dedicati a collezioni provinciali non esposte.
Ieri è stato annunciato che si sono conclusi i lavori di bonifica della struttura, mentre il bando di gara per la demolizione vera e propria sarà chiuso entro la fine del mese.
Un’idea generalmente apprezzata dalla frazione, che durante l’incontro ha avanzato alcune sue istanze: gli Artigianelli potrebbero ospitare varie strutture a servizio di Susà, come un campo polifunzionale, spazi per i giovani o sedi scolastiche.
Morelli: «Ascoltare i cittadini»
Alla serata erano presenti diversi membri dell’amministrazione comunale. Oltre al sindaco Morelli, l’assessora Roberta Bergamo, il presidente del consiglio comunale Walter Zanei, i consiglieri Toller e Porciani Gozzer e il dirigente dell’ufficio opere pubbliche Luca Paoli.
Per la Provincia erano presenti anche l’assessore al patrimonio Simone Marchiori e l’ingegnere Mauro Groff «Credo che questa debba essere una prima serata di interlocuzione tra Comune, Provincia e frazione – ha dichiarato Morelli –. Definiremo con la Provincia un piano per capire quali saranno le aree di competenza comunale, e vedremo quali opere realizzare ascoltando le richieste dei cittadini».
Fugatti: «Due milioni per l’abbattimento»
Poi ha preso la parola il presidente Maurizio Fugatti. «Il percorso è cominciato con la scorsa legislatura, quando c’era la volontà della giunta di trovare un nuovo percorso per quest’area – ha affermato –. Si tratta di un edificio con una valenza culturale e tradizionale per Pergine e per la frazione, una parte di storia della comunità.
Cercheremo di dare una progettualità futura condivisa con Pergine; intanto, l’investimento della giunta è di circa 2 milioni di euro per l’abbattimento».
Il master plan e le ipotesi progettuali
Negli ultimi anni l’amministrazione comunale e provinciale avevano delineato un primo master plan per capire cosa fare con l’enorme sedime degli Artigianelli. Da un lato, il Comune puntava a realizzare un piccolo centro sportivo, con la possibilità di costruire una sede per scuola primaria e asilo. La Provincia, invece, punta a realizzare piccoli archivi per le collezioni dei musei non esposte (come quelle del Buonconsiglio), visitabili anche dal pubblico. «Vogliamo qualcosa che dia valore alla comunità – ha spiegato Marchiori –. Non faremo dei capannoni per stipare oggetti a prendere polvere, ma piccoli volumi collegati tra di loro, che possano essere visitabili». Un’idea sostenuta anche dal sindaco Morelli.
L’abbattimento della struttura
Vista la dimensione degli ex Artigianelli, è stato escluso qualsiasi riutilizzo della struttura così com’è, preferendo l’abbattimento. «Negli ultimi mesi abbiamo fatto un lavoro di bonifica di alcune tubature: un’attività appena conclusa di circa 130mila euro – ha spiegato l’ingegner Groff –. La gara di demolizione è stata conclusa e sono state fatte le verifiche in capo all’aggiudicatario. Entro il mese di novembre puntiamo a chiudere la gara. Il tempo dei lavori è di 365 giorni, vogliamo lavorare e riposizionare il materiale sul posto, per non gravare sulla viabilità locale».
Le richieste dei cittadini
Altri cittadini hanno chiesto chiarimenti sui tempi e le risorse. Fugatti ha detto che un progetto più preciso sarà delineato prossimamente, durante la demolizione dell’attuale compendio. «L’idea di fare una scuola è un tema – ha affermato –. Durante l’anno di demolizione discuteremo con il Comune per delineare il progetto, poi prenderemo il tempo necessario per realizzare le opere». Il vicesindaco Monsorno si è fatto portavoce di alcune istanze dei susodri.«Un comitato di cittadini chiede cose essenziali. Innanzitutto un campo polifunzionale – ha affermato –. Poi un magazzino per i volontari della frazione, che non sanno dove mettere le proprie cose. Anche alcune strutture diurne per anziani che non sanno dove andare, oppure una sala vicino a questi musei che possa essere usata dai cittadini e dai giovani».
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