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lunedì 2 Giugno, 2025

Festa del 2 giugno a Trento: 17 cittadini premiati da Mattarella. Ianeselli: «Il voto è un diritto da difendere e un dovere da onorare»

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Questa mattina la cerimonia per il 79esimo anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana in piazza Mostra

Si è aperta questa mattina alle 10.15 la cerimonia per il 79esimo anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana in piazza Mostra a Trento, con la partecipazione delle più alte cariche istituzionali del territorio trentino.

Diciassette cittadini trentini hanno ricevuto le onorificenze dell’Ordine «Al Merito della Repubblica Italiana» conferite dal Presidente della Repubblica per il loro straordinario impegno civile e professionale.

 

Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli ha aperto il suo discorso partendo dall’allarmante astensionismo registrato durante le ultime elezioni amministrative:

«La riflessione di oggi non può che iniziare da qui, ovvero dalla partecipazione come fondamento della democrazia – ha dichiarato -. Dovrebbe essere un principio scontato, ma sappiamo che non lo è più. Lo dimostrano il preoccupante astensionismo registrato nelle ultime tornate elettorali e i recenti, pericolosi appelli a disertare i seggi, come se il voto non fosse un diritto da difendere e insieme un dovere da onorare. Come se la possibilità di votare non fosse ciò che distingue un cittadino da un suddito.

 

Presente anche l’assessore provinciale Simone Marchiori, che ha ricordato il significato di questa giornata: «La giornata di oggi non è soltanto una celebrazione formale, ma un’occasione per rinnovare il nostro impegno verso i valori fondanti della convivenza civile: la pace, la giustizia sociale, la libertà – le sue parole -. In un tempo segnato da tensioni internazionali, il rifiuto della guerra, sancito dalla nostra Costituzione, deve rimanere un riferimento saldo. Il Trentino, con la sua storia di Autonomia speciale e dialogo, può essere oggi più che mai un esempio concreto di come l’autogoverno e il riconoscimento delle diversità possano contribuire a risolvere pacificamente i conflitti. Guardare al bene comune, rafforzare il senso di responsabilità collettiva e alimentare la fiducia nelle istituzioni democratiche, è il modo migliore per rendere attuale il messaggio della Repubblica e dell’Europa unita».

 

Dopo l’atto solenne dell’alzabandiera, è stato eseguito l’inno nazionale ed è stato letto dal Commissario del Governo Petronzi un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso la affermazione di valori di libertà, democrazia e pace, trasfusi nella Costituzione che di lì a poco avrebbe visto la luce. Valori sui quali si fonda la nostra comunità civile e ai quali si rivolgono tutte le istituzioni chiamate ad operare in favore della collettività».