sanità
giovedì 16 Ottobre, 2025
Esami radiografici in triage, gli studenti di infermieristica plaudono alla proposta della Provincia: «Una svolta per il sistema sanitario»
di Redazione
Il testo della lettera di apprezzamento: «Un intervento che valorizza le competenze dei professionisti e ridurrà i tempi di attesa»

Gli studenti e neolaureati del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche – indirizzo Cure Primarie e Infermieristica di Famiglia e Comunità hanno inviato una lettera aperta alla Provincia di Trento per esprimere un apprezzamento riguardo l’iniziativa proposta in Giunta di permettere agli infermieri di triage nei Pronto Soccorso di richiedere esami radiografici per traumi minori.
«Questa decisione – si legge nella lettera – rappresenta una svolta di rilievo per il sistema sanitario provinciale e una risposta concreta ai bisogni delle persone assistite, rafforzando qualità e efficienza dei percorsi di cura nei Pronto Soccorso trentini. L’approccio adottato, basato su protocolli clinici scientificamente validati – come le Ottawa Ankle Rules – e su percorsi formativi certificati rivolti al personale infermieristico, riconosce e valorizza appieno le competenze avanzate e specialistiche già esercitate da molti infermieri del Pronto Soccorso, ad esempio nell’assessment, nel triage con l’attribuzione di codici di priorità, nell’anticipazione del trattamento del dolore e nella richiesta di esami ematochimici».
E continua: «La possibilità di “anticipare”, in fase di triage, la richiesta di esami radiologici in caso di traumatologia minore costituisce non solo una misura di ottimizzazione dei flussi di lavoro, ma anche un intervento capace di ridurre sensibilmente i tempi di attesa tra triage e valutazione medica, migliorando al contempo la soddisfazione complessiva dei cittadini. Negli ultimi anni, tale direzione è già stata intrapresa attraverso la definizione di posizioni e funzioni specialistiche, che hanno contribuito a elevare la qualità e la sicurezza dell’assistenza».
Gli studenti concludono auspicando che «vi sia la volontà politica, organizzativa e professionale di proseguire su questa strada, formalizzando e riconoscendo pienamente l’espansione delle competenze e delle aree di autonomia acquisite dagli infermieri – e dalle altre professioni sanitarie – attraverso formazione avanzata, esperienza e ricerca applicata».
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