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sabato 31 Maggio, 2025

Ernesto Pellegrini: addio all’ex presidente dell’Inter dei Record, l’amore nerazzurro e l’impegno sociale

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Dallo sport al sociale: nel dicembre 2013 costituì la Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS che si rivolge ai «nuovi poveri»

È morto a 84 anni Ernesto Pellegrini, imprenditore milanese che ha scritto pagine indelebili della storia dell’Inter. Pellegrini rilevò il club nerazzurro nel 1984 da Ivanoe Fraizzoli. La storia di Ernesto Pellegrini all’Inter è la storia di tanti campioni portati in nerazzurro a partire da Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme.

Nel 1989 il trionfo con lo Scudetto dei Record con alla guida Giovanni Trapattoni. Pellegrini all’Inter ha vinto anche 2 Coppe Uefa, nel 1991 e nel 1994, e una Supercoppa Italiana nel 1989. Nel 1990 Pellegrini viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. L’ultimo trofeo vinto dalla squadra nerazzurra sotto la sua gestione è la Coppa UEFA conquistata nel 1994, vincendo la finale contro il Salisburgo. Nel 1995 la cessione del club a Massimo Moratti. Sposato con Ivana, aveva una figlia, Valentina, oggi vice presidente della Fondazione Pellegrini. Nel 2014 viene insignito dell’Ambrogino d’Oro con la motivazione di incarnare «le più autentiche virtù ambrosiane, coniugando spirito imprenditoriale e attenzione concreta verso i cittadini più fragili».

 

«Rilevò la società da Fraizzoli, con una stretta di mano, diventando il diciassettesimo presidente della storia nerazzurra. Undici anni, fino al 1995, prima di passare il testimone a Massimo Moratti. Undici anni con lo Scudetto dei record del 1989, la Supercoppa Italiana, le due Coppe Uefa (1991 e 1994). L’Inter dei tedeschi: prima Rummenigge, poi Matthäus, Brehme, Klinsmann. L’Inter di Trapattoni, con Zenga-Bergomi-Ferri-Berti, insomma con quella formazione che possiamo ancora recitare a memoria, con Serenza-Diaz a chiudere l’11 e la filastrocca, oltre alle azioni di gioco, tramutate sempre in gol”, ha ricordato l’Inter sul suo sito definendo la sua una “impronta indelebile” nella storia del club. Nel 2020 è stato introdotto nella Hall of Fame dell’Inter, con il Premio Speciale.

 

La storia di Ernesto Pellegrini oltre che all’Inter si lega anche a quella della Pellegrini Group. Fondata nel 1965, è attiva a livello internazionale nei servizi dedicati alle aziende a livello di ristorazione collettiva, welfare solutions (buoni pasto), pulizie e servizi integrati, vending, lavorazione della carne e forniture alimentari e consegna a domicilio (attraverso Mymenu). Il gruppo ha fatto registrare nel 2019 ricavi per 640 milioni di euro. Fra le sedi di Milano, Roma, Lugano e gli appalti in altri Paesi vi lavorano circa 9000 persone. Importante anche l’impegno sociale che ha avuto Ernesto Pellegrini con diversi progetti di solidarietà.

 

Nel dicembre 2013 costituisce la Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS che si rivolge ai “nuovi poveri” proponendosi di aiutare le tante persone che si trovano in condizione di temporanea difficoltà economica e sociale e di favorire così lo sviluppo di nuove idee e nuove risposte a bisogni che cambiano e divengono più complessi. Il ristorante Ruben (il nome è quello di un senzatetto morto assiderato in una baracca che Pellegrini aveva conosciuto da ragazzo quando ancora lavorava nella cascina di famiglia) rappresenta l’avvio di questo progetto di sostegno. Ha sede a Milano, in via Gonin 52, zona Giambellino, ed è in grado di servire fino a 400 pasti ogni sera con menù diversi.