il caso

martedì 9 Dicembre, 2025

Emergenza alloggi, anche i poliziotti senza casa. Il sindacato: «Così perdiamo il personale giovane»

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Il Siap: «Nel 2027 in progetto una palazzina adiacente alla questura per funzionari e agenti»
Polizia

La federazione Lavoratori Pubblici Flp, sulle pagine di questo giornale, commentando il fatto che in Trentino il 10% dei lavoratori del pubblico rinuncia al posto fisso, scoraggiato dall’alto costo della vita e da affitti fuori scala — sempre che riesca a trovare una casa o anche solo una stanza — ha dichiarato che «bisogna tornare a mettere a disposizione dei lavoratori alloggi di servizio». Quelli che dovrebbero essere invece scontati per le forze dell’ordine o, meglio, per una parte degli appartenenti (come ad esempio funzionari e comandanti). Alloggi assegnati in base a determinati criteri, a specifiche necessità di servizio, tra cui appunto l’incarico ricoperto. Ma di scontato non c’è più nulla, come fanno sapere i referenti del Siap, il sindacato italiano appartenenti Polizia.
Già un anno fa il segretario regionale per il Trentino Alto Adige Massimiliano Corradini, incontrando l’assessore alle Politiche della casa, Simone Marchiori, aveva sottolineato l’urgenza di garantire un’adeguata disponibilità di appartamenti, non solo di stanze, per permettere ad agenti e funzionari, in particolare a coloro che si trasferiscono con la famiglia, di stabilirsi in modo duraturo nelle comunità locali.

Ad oggi «la situazione alloggiativa rimane un tasto dolente» a sentire Corradini: «Se grazie a un accordo con l’Opera universitaria a Trento una quarantina di giovani poliziotti trovano una soluzione a poco meno di 200 euro al mese come gli studenti, è anche vero che negli anni né il questore né il dirigente della polizia stradale, solo per citarne alcuni, hanno potuto usufruire di un alloggio di servizio, per non parlare della situazione di Rovereto e di quella, più disastrosa, del commissariato di Riva e della polstrada di Riva: per i colleghi non c’è nemmeno una stanza a disposizione». Per il sindacato Siap c’è la necessità di «offrire alloggi stabili per incentivare la permanenza prolungata del personale, altrimenti il rischio è che i nuovi arrivati come arrivano se ne vadano. La coperta è corta per tutti — chiosa Corradini — e il problema si aggraverà se non guardiamo avanti: a gennaio ci saranno nuove assegnazioni sul territorio ma sono anche tanti i pensionamenti previsti».

Delle risposte concrete, per la verità, potrebbero arrivare, anche se a medio e lungo termine. «Il questore Nicola Zupo si sta muovendo sul fronte Rovereto mentre su Trento c’è un progetto, che dovrebbe partire nel 2027, per la realizzazione di una palazzina adiacente alla questura in cui, a quanto sappiamo, dovrebbero trovare posto alloggi di servizio per funzionari e posti letto per giovani agenti» fa sapere il segretario regionale Siap. Quanto poi all’ex hotel Panorama di Sardagna per il quale la Provincia di Trento ha stanziato 200mila euro per farne una foresteria per gli agenti della Polizia di Stato aggregati in occasione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, la speranza di Corradini è quella che «la struttura rimanga a disposizione anche in seguito, per chi è in servizio sul territorio».

A insistere sul problema alloggi anche il segretario provinciale del Siap, Andrea Pallaver: «Dobbiamo rendere più appetibile il territorio — dichiara — Gli agenti freschi di nomina che sono arrivati a giugno, 10 assegnati a Rovereto e altrettanti a Riva, per quattro mesi hanno avuto la stanza d’albergo pagata ma poi si sono dovuti trovare un alloggio a loro spese. Ora, in questo momento storico, non c’è disponibilità di appartamenti e se si trovano hanno canoni d’affitto alti, e certo non si può pretendere che questi ragazzi di 23-24 anni abbiano disponibilità economiche per acquistare un immobile. Non c’è quindi da stupirsi se poi fanno domanda di trasferimento». Ecco perché, per Pallaver, «bisogna insistere perché i sindaci mettano a disposizione appartamenti del Comune a prezzi agevolati, a canoni d’affitto calmierati. Il nostro sindacato sta lavorando con la questura in questa direzione» continua il referente provinciale del sindacato di Polizia che elogia l’operato del questore. «Apprezzo come si sta muovendo in provincia il dottor Nicola Zupo per risolvere il problema. A quanto sappiamo a Rovereto c’è già un dialogo aperto con l’amministrazione e questo fa ben sperare».