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venerdì 2 Febbraio, 2024

Elena Donini, la ricercatrice della Fondazione Bruno Kessler selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea 

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Lavorerà al progetto Fast CARS, che vuole migliorare l’efficacia dei metodi per l’estrazione di informazioni su formazioni geologiche presenti nella sottosuperficie utilizzando dati acquisiti da radar

Elena Donini, ricercatrice presso l’Unità Remote Sensing for Digital Earth della Fondazione Bruno Kessler, di Trento, è stata selezionata per partecipare all’Archival Research Visitor Programme presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Un comitato indipendente ha valutato con esito positivo la sua proposta di condurre una ricerca scientifica utilizzando i dati degli archivi di ESA. Trascorrerà pertanto un periodo di tre mesi in tarda primavera 2024 presso il Centro europeo di ricerca e tecnologia spaziale (ESTEC) a Noordwijk, nei Paesi Bassi.

Durante il periodo di mobilità, Elena lavorerà al progetto Fast CARS (Fast Content-based Radar soundEr Data Retrieval), che vuole migliorare l’efficacia dei metodi per l’estrazione di informazioni su formazioni geologiche presenti nella sottosuperficie utilizzando dati acquisiti da radar sottosuperficiali.
Negli ultimi decenni tali radar montati su satelliti e aerei hanno raccolto una mole di dati considerevole, e le prossime missioni planetarie arricchiranno ulteriormente gli archivi. Le tecniche di ricerca in database di immagini basate sul contenuto sono promettenti per l’identificazione di radargrammi di interesse all’interno di grandi archivi anche se presentano sfide legate alle caratteristiche particolari dei dati radar.

Elena Donini svilupperà un metodo avanzato per selezionare in modo efficiente i radargrammi significativi in archivi di grandi dimensioni.

Il progetto

  1. L’obiettivo scientifico principale di Fast CARS è quello di sfruttare le proprietà singolari dei dati radar per estrarre informazioni geologiche relative al sottosuolo.
  2. Gli obiettivi scientifici secondari comprendono l’analisi degli archivi di dati radar sottosuperficiali dell’ESA già esistenti (ad esempio, MARSIS/MarsExpress) al fine di identificare formazioni geologiche la cui esistenza è comprovata, come l’acqua subglaciale e le strutture vulcaniche, in nuovi radargrammi, nonché per scoprire eventuali formazioni geologiche non documentate allo scopo di far progredire la nostra conoscenza geologica.

L’intento è quello di utilizzare il metodo sviluppato per esplorare gli archivi delle missioni ESA che montano a bordo radar sottosuperficiali, compresi gli archivi di dati di RIME/JUICE e SRS/EnVision (di cui FBK è parte del team scientifico), per ricavarne informazioni distintive sulle strutture e sui processi geologici nel sottosuolo inesplorato delle lune di Giove e di Venere.

Chi è Elena Donini

Elena Donini ha conseguito la laurea triennale in ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, la laurea magistrale (con lode) in ingegneria delle telecomunicazioni e il dottorato di ricerca (con lode) in tecnologie dell’informazione e della comunicazione presso l’Università di Trento rispettivamente nel 2015, 2017 e 2021.

È  Collabora con il Laboratorio di Telerilevamento dell’Università di Trento. È membro del team scientifico dello strumento Radar for Icy Moon Exploration (RIME), a bordo della missione JUpiter ICy moons Explorer (JUICE) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per il sistema gioviano e del team scientifico che lavora allo strumento subsurface radar sounder (SRS) a bordo della futura missione ESA EnVision per Venere. I suoi interessi di ricerca riguardano l’analisi automatica di dati di radar sottosuperficiali terrestri e planetari con tecniche di machine learning e deep learning.

La dott.ssa Donini ha ricevuto i premi per la miglior tesi di dottorato italiana del 2022 e per la miglior tesi di laurea magistrale italiana del 2018 in telerilevamento, assegnati dal capitolo italiano della IEEE Geoscience and Remote Sensing Society.