Il progetto
martedì 9 Dicembre, 2025
Edifici a graticcio, dame, venditori: dopo un anno di lavoro ecco il presepe che racconta la Mitteleuropa
di Redazione
Un diorama narrativo con mercati, case-torre e scene di vita quotidiana realizzato dall’Associazione Presepi Monumentali e Solidali di Rovereto
Un anno di lavoro, quindici persone coinvolte e migliaia di ore di impegno artigianale hanno portato alla realizzazione del presepio monumentale 2025, inaugurato oggi all’interno del Palazzo della Regione di Trento, con ingresso da via Gazzoletti. L’opera è frutto del lavoro dell’Associazione Presepi Monumentali e Solidali di Rovereto, composta da otto donne e sette uomini, che hanno trasformato mesi di lavoro in un grande racconto natalizio ambientato nella Mitteleuropa di fine Ottocento, con il prezioso contributo dei ragazzi diversamente abili del Centro Amalia Guardini.
Il presepio riproduce una grande piazza dell’Europa centrale, ispirata alle architetture tedesche, boeme e francesi, tra cui Strasburgo. Edifici a graticcio, case-torre e palazzi colorati ricreano un borgo ottocentesco animato da artigiani, dame, borghesi, venditori e popolani, mentre al centro trova posto la scena della Natività.
«Abbiamo realizzato un presepe che chiamiamo “con i graticci” – spiega il presidente dell’associazione, Miriano Salvetti – un presepe mitteleuropeo che vuole rappresentare uno spaccato delle piazze della Germania o di città come Strasburgo. Abbiamo curato soprattutto gli interni delle case, grazie al lavoro delle nostre signore: noi costruiamo edifici, finestre, porte e pavimenti, ma il tocco finale è sempre loro, con accessori che danno vita agli ambienti. Ci abbiamo lavorato da marzo a ottobre, siamo quindici in totale: otto donne e sette uomini».
Un diorama narrativo che racconta un mondo
Il cuore del presepio è la grande piazza cittadina, dove ogni gesto dei personaggi è studiato per restituire l’atmosfera di un’epoca. Il mercato all’aperto è ricreato con tavoli, panche e ceste piene di pani, formaggi, pesci, ortaggi e stoffe modellati a mano, mentre gli interni domestici, visibili grazie al taglio degli edifici, mostrano salotti borghesi con mobili, pianoforti, fotografie d’epoca e minuziosi soprammobili.
Il risultato è un’opera che va oltre la tradizionale rappresentazione della Natività: un vero diorama narrativo, che fonde modellismo, ricerca storica e sensibilità artistica, evocando la vita quotidiana e la cultura borghese della Mitteleuropa. Quest’anno il presepio trova una collocazione prestigiosa grazie alla collaborazione con la Regione, dopo che lo scorso anno non era stato esposto per mancanza di spazi idonei.
I presepi lungo le vetrate
Accanto al monumentale, lungo le vetrate che affacciano su via Gazzoletti, sono esposti altri presepi realizzati dall’associazione, con l’eccezione di due opere donate da privati e restaurate. Questi allestimenti, più piccoli nelle dimensioni ma non nel valore simbolico, richiamano i presepi tradizionali custoditi nelle famiglie e fondono la componente religiosa con un aspetto paesaggistico creativo e fantasioso. Ogni opera racconta uno spaccato di realtà o memoria, mantenendo autonomia narrativa pur inserendosi in un contesto collettivo.
Il presepio monumentale sarà visitabile fino al 16 gennaio 2026, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, offrendo ai visitatori l’occasione di immergersi nella Mitteleuropa ottocentesca e nella magia del Natale attraverso un lavoro artigianale minuzioso e appassionato.
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