cronaca

sabato 27 Settembre, 2025

Delitto di Garlasco, la madre di Sempio rigetta le accuse: «Mai dato una lira a Venditti»

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L'ex Procuratore, indagato per corruzione in atti giudiziari, risponde: «Nessuno mi potrà mai restituire l'onore che è stato leso con questa attività»

Gli effetti del terremoto del nuovo filone di inchiesta della procura di Brescia, che vede indagato l’ex pm Mario Venditti per aver, secondo l’accusa, preso soldi per archiviazione Andrea Sempio nel 2017, si ripercuotono anche fuori dal tribunale di Pavia, dove venerdì mattina era prevista l’udienza per la proroga dell’incidente probatorio. Così, mentre i carabinieri e la Guardia di Finanza perquisivano tre abitazioni di Venditti a Pavia, Genova e Campione d’Italia, dove è presidente del Casinò, oltre a quelle dei familiari dei Sempio e dei due carabinieri in congedo, il legale di Marco Poggi, avvocato Francesco Campagna, esternava tutta la sua indignazione fuori dalla procura di Pavia. “Questo non è un colpo di scena, è una grande vicenda nella quale si ha l’impressione si combatta senza esclusione di colpi. I genitori di Chiara Poggi sono sconcertati da quello che leggono, è una ferita che non si rimargina mai”, le parole del legale.

 

Immediata la replica degli avvocati di Alberto Stasi: “Abbiamo sempre rispetto le indagini, non ci siamo mai permessi di dirci sconcertati o di denigrare la procura. I fatti se confermati sarebbero gravissimi”. A bocciare l’inchiesta è Massimo Lovati, legale di Sempio, che commentando il ritrovamento del biglietto sequestrato lo scorso 14 maggio in casa dei genitori del 37enne, precisa che “serve una perizia calligrafica per attribuire un pizzino a chicchessia. Sono accuse che mi fanno ridere, sono parole scritte che non voglio dire nulla e che indicano una cifra irrisoria sé penso allo stipendio di un magistrato”.

Nel frattempo da Palazzo di Giustizia a Pavia, la gip Daniela Garlaschelli ha concesso una proroga di 70 giorni di tempo ai periti per completare l’incidente probatorio disposto nella nuova inchiesta. A chiedere più tempo per gli accertamenti erano stati gli stessi periti della giudice, la genetista Denise Albani e l’esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani. Respinta la richiesta della famiglia Poggi di effettuare l’incidente probatorio anche sull’impronta 33 che la procura attribuisce a Sempio.

 

A Quarto Grado la mamma di Sempio, Daniela Ferrari rigetta le accuse: “Anche questa schifezza che è uscita contro il dottor Venditti: possiamo dire una cosa sia io che mio marito, il dottor Venditti noi l’abbiamo visto una volta sola a Pavia quando siamo stati chiamati nel 2017 e basta, non lo conosciamo personalmente e nessuno della famiglia Sempio ha mai dato una lira al dottor Venditti. Quindi anche tutte le accuse che vengono fatte contro di lui per quanto riguarda la famiglia Sempio sono delle emerite schifezze”.

 

Anche l’ex procuratore Venditti, sempre su Quarto Grado, risponde: “Non ho mai preso soldi o benefit. Nessuno mi potrà mai restituire l’onore che è stato leso oggi con questa attività – ha affermato – Quello che è successo oggi, la perquisizione, al di là della gentilezza di chi l’ha fatta, mi offende come uomo e come magistrato”.