Politica
giovedì 4 Dicembre, 2025
Dalla Regione arriva l’ok per l’aumento dei gettoni nei Comuni. E i consiglieri di Trento riceveranno lo «stipendio» di 1.200 euro
di Redazione
Per sindaci e assessori gli aumenti andranno dal 2,25 al 20%
Il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige ha dato il via libera, nella seduta del 3 dicembre 2025, al Bilancio di previsione 2026–2028, approvando contestualmente la Legge regionale di stabilità e la relativa Legge collegata. All’interno del pacchetto normativo trovano spazio anche le nuove disposizioni riguardanti l’adeguamento delle indennità degli amministratori comunali e altre misure dedicate agli enti locali.
Con la legge collegata viene inoltre aggiornato in modo significativo il Codice degli enti locali. In caso di parità di voti alle elezioni comunali, la preferenza sarà attribuita al candidato più giovane. Cambia anche la struttura delle giunte comunali: viene eliminata la possibilità di nominare assessori aggiuntivi oltre il limite previsto; al loro posto, il numero massimo di assessori viene aumentato di un’unità per fascia demografica, con obbligo per ogni Comune di recepire tale valore nel proprio statuto.
«In questo modo assicuriamo criteri chiari e uniformi per tutte le amministrazioni» osserva il vicepresidente della Giunta regionale e assessore agli enti locali, Franz Locher. «Ogni Comune saprà esattamente quale composizione è consentita».
Adeguamento delle indennità
A partire dal 1° gennaio 2026 saranno aggiornate le indennità di sindaci, vicesindaci, assessori e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. L’obiettivo è riconoscere il crescente impegno richiesto agli amministratori e la maggiore complessità delle funzioni svolte.
«Le responsabilità sono aumentate e spesso sono diventate più articolate» commenta Locher. «Con questo intervento intendiamo valorizzare il lavoro svolto a livello locale». Gli aumenti vanno da un massimo del 20% (per i comuni fino a 500 abitanti) a un minimo del 2,25% (per i comuni più grandi).
Per le Province di Bolzano e Trento restano previste percentuali differenziate di adeguamento, sempre collegate alla categoria demografica dei Comuni. I costi aggiuntivi saranno coperti interamente dalla Regione e trasferiti alle amministrazioni tramite le rispettive Province: per i Comuni, dunque, non sono previsti oneri aggiuntivi.
Aggiornati anche i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, ora così definiti:
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50 euro a seduta per Comuni fino a 500 abitanti
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60 euro tra 501 e 2.000 abitanti
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70 euro tra 2.001 e 3.000 abitanti
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80 euro tra 3.001 e 10.000 abitanti
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100 euro tra 10.001 e 30.000 abitanti
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130 euro tra 30.001 e 50.000 abitanti
Per i Comuni di Trento e Bolzano è stata introdotta una disciplina dedicata: ai consiglieri che non percepiscono altre indennità mensili spetta una indennità funzionale forfettaria di 1.200 euro lordi, con un’integrazione di 200 euro per i capigruppo. Le assenze comportano una riduzione proporzionale.
«La nuova disciplina renderà più efficiente la programmazione delle sedute consiliari, migliorando l’organizzazione del lavoro e dando maggiore continuità all’attività dei Consigli comunali» sottolinea l’assessore Locher. «Nel loro complesso, queste misure rafforzano la democrazia locale, definiscono regole certe e riconoscono il ruolo decisivo degli amministratori nell’equilibrio delle nostre comunità».