Montagna

domenica 3 Agosto, 2025

Crollo cima Falkner, due alpinisti percorrono i sentieri chiusi. La Sat: «Così si mette a rischio l’incolumità dei soccorritori»

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Gli escursionisti individuati nella giornata di sabato. Ecco qual è la situazione dei sentieri

«Si raccomanda di rispettare il divieto di percorrenza dei sentieri come da recenti ordinanze (Sent 305, e sentieri 331 nel tratto compreso tra il bivio con il 316 ed il 305). Sono stati segnalati nella giornata di sabato 2 agosto alcuni alpinisti che hanno percorso comunque il sentiero Benini. In condizioni di instabilità meteorologica e morfologica come in questi giorni, assumere comportamenti poco prudenti e vietati può esporre ad un elevato rischio anche i soccorritori». Il monito arriva dal presidente della Sat, la società alpinistca tridentina, Cristian Ferrari, dopo il crollo che ha coinvolto cima Falkner, cambiando completamente l’aspetto della cima delle Dolomiti di Brenta.

 

E intanto oggi, domenica 3 agosto, nuovo sopralluogo nelle Dolomiti di Brenta con i geologi della Provincia Autonoma di Trento e la SAT per la verifica del crollo su Cima Falkner avvenuto nella serata di venerdì.

 

La visita ha dato la possibilità di documentare in modo sommario il volume di roccia interessato dal crollo e determinare se il materiale crollato a valle ha raggiunto i sentieri vicini alla zona.

 

Nei prossimi giorni verranno effettuati dalla Provincia di Trento ulteriori monitoraggi più di dettaglio, al fine di evidenziare i volumi crollati, ma soprattutto i possibili dinamismi delle porzioni di vetta non crollate.

 

Come dai modelli sviluppati dal Servizio Geologico della Provincia di Trento, il crollo verso Vallesinella non ha raggiunto il sentiero O316 che collega i rifugi SAT Graffer e Tuckett.

 

Nella porzione retrostante, il crollo non pare aver interessato ulteriormente con materiali, il sentiero O305 (via ferrata Delle Bocchette “Alfredo e Rodolfo Benini”) che rimane però ancora attualmente chiuso.