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martedì 20 Giugno, 2023

Corsa contro il tempo per ritrovare il sommergibile turistico disperso nell’Atlantico. Confermate 5 persone a bordo

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Il mezzo viene utilizzato per permettere ai visitatori di ammirare il relitto del Titanic. Ha un'autonomia di ossigeno di circa 96 ore

Proseguono nelle acque dell’Atlantico le ricerche del sommergibile Titan impiegato per portare i turisti ad ammirare il relitto del Titanic. Le autorità canadesi hanno riferito che il mezzo con a bordo cinque persone non ha più dato segnali a partire da domenica mattina ed è stato dichiarato disperso in serata, a circa 700 chilometri a sud di St. John’s, capoluogo della provincia di Terranova. Le ricerche sono ora condotte dalla Guardia Costiera statunitense. Il proprietario del sommergibile ha confermato che il mezzo era operato dalla OceanGate Expeditions, una società che dal 2021 organizza viaggi per osservare il relitto del piroscafo affondato nel 1912. Il mezzo ha un’autonomia di ossigeno di circa 96 ore. Nell’area dove dovrebbe trovarsi il sommergibile le autorità stanno cercando di fare arrivare un drone in grado di raggiungere una profondità di 6mila metri. La spedizione era la terza operata quest’anno dalla OceanGate alla scoperta del relitto del Titanic. Il costo del biglietto variava dai 100mila ai 150mila dollari. Il viaggio si sarebbe dovuto concludere alla fine di giugno. Al contrario dei sottomarini, che possono partire e tornare in porto grazie ad una propulsione autonoma, i sommergibili di questo tipo richiedono il lancio e il recupero da parte di una nave. La OceanGate impiegava la nave Polar Prince, una rompighiaccio di medie dimensioni, che in passato era in servizio con la Guardia Costiera canadese. Il sommergibile scomparso, il Titan, può ospitare a bordo cinque persone e può raggiungere profondità di 4mila metri. Il mezzo, assicura OceansGate, è in grado di «resistere alle enormi pressioni delle profondità oceaniche».

A bordo del mezzo si troverebbero anche l’uomo d’affari britannico Hamish Harding, presidente di Action Aviation e il businessman pakistano Shahzada Dawood con il figlio Suleman.