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mercoledì 7 Maggio, 2025

Conclave: Roma si prepara alla fumata in Vaticano, in campo 4mila agenti. Cellulari oscurati a San Pietro

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Misure straordinarie richieste dalla Santa Sede per tutelare i porporati. Per l’intronizzazione previsti 250mila fedeli

La Capitale si prepara al Conclave e alla fumata bianca che potrebbe uscire dal comignolo della Cappella Sistina prima di domenica. La Prefettura di Roma, la Questura, i Carabinieri, la Guardia di finanza, la Municipale e la Protezione civile già da oggi metteranno in campo migliaia di agenti e volontari, tra i 4mila appartenenti alle forze dell’ordine e almeno altri mille delle associazioni di volontariato. Le comunicazioni cellulari e via Internet verranno sospese durante il Conclave, con lo spegnimento dei ponti radio che servono l’area di San Pietro, per garantire serenità ai cardinali riuniti che dovranno eleggere il nuovo Papa.

 

La richiesta è stata formulata ai gestori telefonici dalle stesse autorità vaticane. Gli uomini della Protezione civile nazionale garantiranno comunque la sicurezza dei turisti e dei residenti dell’area che subirà il blackout cellulare momentaneo. Come per i funerali di Papa Francesco, in piazza sono attese almeno 250mila persone, tra pellegrini, turisti e romani. «La cerimonia di intronizzazione del nuovo Papa prevederà l’afflusso di diverse centinaia di migliaia di persone. Il numero massimo che può essere atteso e accolto tra San Pietro e via della Conciliazione è di 250mila persone», ha spiegato Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, al termine del comitato operativo. «È stato comunicato dalle autorità vaticane il blocco della trasmissione delle informazioni e delle coperture telefoniche all’interno di San Pietro – ha aggiunto – per rendere possibile ai cardinali di poter svolgere al meglio la loro funzione di individuazione ed elezione del nuovo pontefice. Ovviamente con le società che gestiscono le reti telefoniche è stato fatto un punto di valutazione specifico, perché è giusto far svolgere l’attività ai cardinali in totale sicurezza, ma la stessa cosa deve essere garantita a chi si trova dall’altro lato del colonnato».

 

Al vertice era presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha sottolineato che «non possiamo sapere quando ci sarà il nuovo pontefice, perciò il lavoro è quello di predisporsi sulla base di un sistema modulare, sia nelle fasi delle fumate, sia per l’affaccio del nuovo pontefice e alla messa inaugurale, che sarà un momento di grandissimo richiamo. Tutto questo in un contesto di grandissima intensità per la partecipazione a eventi della città, come il Giubileo e appuntamenti sportivi. Si sono tutti attivati, si lavora in squadra, come è stato già fatto in modo molto positivo».