Il caso

venerdì 29 Marzo, 2024

Commissariamento Luserna, il Pd: «Nessuno ha ventilato l’imminente decapitazione del Comune da parte della Giunta»

di

Per il Pd questo è il sintomo di una scarsa attenzione all'autonomia da parte del presidente Fugatti

«L’Autonomia non è di Fugatti, è di tutti/e i/le Trentini/e». Chiosano la loro missiva in modo secco e deciso il capogruppo provinciale del Pd Alessio Manica e la componente della VI Commissione Consiliare, Francesca Parolari che, dopo aver scoperto del Commissariamento di Luserna attaccano la Provincia per non aver fatto in modo che i piccoli comuni siano in grado di affrontare la normale amministrazione.  «Quello che oggi è un problema, tra pochi anni sarà un’emergenza – scrivono Parolari e Manica -. I piccoli comuni rischiano di non essere più in grado di gestire nemmeno l’ordinario o peggio di rispettare le scadenze di legge. E rispetto a questo scenario non c’è una strategia della PAT, che semplicemente dichiara che piccolo è bello e no alle fusioni. In un mondo ideale saremmo tutti d’accordo, ma nel mondo reale, viste le avvisaglie che ci sono, ci si dovrebbe preparare a gestire un problema che in massimo cinque anni esploderà, con la definitiva uscita dal mercato del lavoro dei baby boomer e un posto pubblico ormai sempre meno appetibile. Dopo aver buttato via una legislatura per una non-riforma delle Comunità di Valle attendiamo ancora di capire come si intenda affrontare questa situazione, con atti e non con la retorica.

Ma c’è anche un secondo aspetto. Nell’ultimo mese la sesta Commissione del Consiglio provinciale è stata impegnata più volte nella discussione di un disegno di legge relativo proprio al Comune Cimbro e teso ad affrontare la questione delle difficoltà amministrative in cui versa da tempo l’Ente, senza che nessuno, nemmeno i consiglieri di maggioranza, dicessero o forse sapessero qualcosa di ciò che la Giunta stava preparando. Sono stati auditi il Sindaco del Comune, l’autorità delle minoranze, i sindacati, il Presidente della Comunità degli Altipiani Cimbri, il Consiglio delle Autonomie locali. Pur con differenze di ragionamento sullo strumento proposto, tutti gli auditi ed i consiglieri presenti hanno ribadito l’importanza di lavorare, assieme, per individuare le modalità migliori per sostenere la tutela delle minoranze linguistiche, strategiche per la tutela della nostra Autonomia, e per supportare, assieme, il Comune di Luserna ed in generale tutti i comuni piccoli in questa difficile fase amministrativa. Nessuno ha ventilato l’imminente decapitazione del Comune da parte della Giunta con il conseguente commissariamento. Ci sono due possibilità: o la mano destra non vuole far sapere quello che fa alla sinistra, o molto più probabilmente la maggioranza non parla al suo interno. Il fatto che nemmeno il Sindaco ne sarebbe stato al corrente sarebbe non solo paradossale ma grave sotto il profilo del rispetto istituzionale. Questa Giunta persevera nell’azione di forza e nel voler andare da sola quando di mezzo c’è la difesa della autonomia, escludendo dalle informazioni persino i suoi consiglieri di maggioranza  che probabilmente si rifugiano in una, più volte vista, fideistica fiducia nel capo. Quelli d’opposizione invece  denunciano da tempo tale atteggiamento, inaccettabile per chi crede nel ruolo della democrazia e del Consiglio come espressione dell’intera comunità trentina. È una visione autarchica, miope e pericolosa che in vista della prossima discussione a Roma della revisione dello Statuto di autonomia non promette nulla di buono.  L’Autonomia non è di Fugatti, è di tutti/e i/le Trentini/e».