L'intervento

mercoledì 20 Agosto, 2025

Colpito da un frammento metallico mentre taglia l’erba: i medici gli salvano la vita

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Al Santa Chiara un complicatissimo intervento «ibrido» per rimuovere l'oggetto e rimarginare la ferita: il paziente ora è stato dimesso in buone condizioni di salute

Stava tagliando il prato, quando un frammento di metallo lungo circa sette centimetri gli si è conficcato nel torace. Un uomo è stato ricoverato d’urgenza in ospedale nelle scorse settimane dopo il grave incidente, ma è stato salvato al termine di una complicata operazione.

 

Dopo quanto successo, il paziente era stato soccorso all’ospedale di Arco, dove i medici hanno osservato come il frammento avesse ferito il polmone destro e perforato l’aorta toracica discendente. Una condizione molto grave che ha richiesto l’immediato trasferimento d’urgenza al Santa Chiara di Trento, dove l’uomo è stato preso in carico dai cardiochirurghi guidati dal professor Francesco Onorati e dai chirurghi vascolari diretti dal dottor Stefano Bonvini, che hanno eseguito un intervento «ibrido» suddiviso in due fasi: una prima di rimozione del corpo estraneo, e una seconda di copertura della lacerazione aortica. Dopo un periodo in terapia intensiva, il paziente è stato dimesso in buone condizioni di salute.

 

«Questo caso – ha dichiarato il prof. Onorati – dimostra il perfetto funzionamento della filiera sanitaria trentina: diagnosi rapida, trasferimento tempestivo e intervento multidisciplinare hanno permesso di salvare una vita che altrimenti avrebbe avuto un esito molto diverso. È anche la prova di come la chirurgia moderna debba offrire tecniche avanzate e mini-invasive, grazie all’integrazione delle competenze tra specialisti, riducendo i rischi senza compromettere l’efficacia del trattamento. L’imminente apertura della sala ibrida al Santa Chiara – ha aggiunto Onorati – rappresenterà un fiore all’occhiello per la sanità provinciale, favorendo la collaborazione tra cardiochirurghi, cardiologi e chirurghi vascolari, al pari delle migliori realtà nazionali ed europee. Abbiamo inoltre già avviato nuove procedure innovative, come la riparazione della valvola mitrale in mini-toracotomia ed endoscopia, e stiamo ponendo le basi per sviluppare la chirurgia cardiaca dello scompenso avanzato, con l’impianto di “cuori meccanici” e, in prospettiva, l’attività di trapianto di cuore. Nei prossimi mesi – ha concluso – il Santa Chiara implementerà ulteriormente la chirurgia mini-invasiva ed ibrida, fino a giungere alla chirurgia robotica, che rappresenterà il naturale passo verso il futuro».