la decisione

martedì 11 Novembre, 2025

Circoncisioni abusive, il giudice revoca i domiciliari al medico. «Una pratica religiosa che può essere effettuata da chiunque»

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Rigettata anche la richiesta della misura interdittiva della sospensione dalla professione medica

Il gip del Tribunale di Trento Enrico Borrelli ha revocato gli arresti domiciliari al medico siriano di 61 anni che effettuava circoncisioni a bambini di fede islamica nel suo ambulatorio di Trento.

Ambulatorio che, secondo la Procura, oltre ad essere privo di autorizzazione sanitaria, risultava carente anche sotto il profilo igienico-sanitario.

Il gip ha anche rigettato la richiesta della misura interdittiva della sospensione dalla professione medica.
È stato riconosciuto che il 61enne, pur non essendo più medico di base, esercitava regolarmente la professione, prestando il servizio di continuità assistenziale. E che in ogni caso, guardando alla legge del 1989 che regolamenta la circoncisione nel mondo ebraico, l’abilitazione all’esercizio della professione medica, pur costituendo una corsia preferenziale, non è necessaria.
«C’è soddisfazione, perché riteniamo convintamente che quest’attività non sia contraria alle norme del nostro ordinamento. E certamente lui per primo era convinto di agire in piena legalità», dice all’Ansa l’avvocato difensore del medico, Andrea de Bertolini.