L'interrogazione

sabato 31 Maggio, 2025

Ciclabile chiusa, bicigrill di Faedo sempre più in difficoltà: il caso in consiglio provinciale

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Il consigliere Biada (Fdi): «Non si poteva fare i lavori a lotti o prevedere un un passaggio della ciclabile provvisoria vicino al Bicigrill?»

Il cartello compare a pochi metri dal ponte sull’Adige, quello della Cacciatora e vicino al parcheggio del ristorante Da Silvio, sulla sponda sinistra del grande fiume. Visibilissimo, giallo, con divieto di transito che avvisa che a 1,8 chilometri la ciclopedonale per l’Alto Adige è chiusa. Il tratto è transitabile fino alla località Cadino di Faedo, dove c’è il bicigrill, a 600 metri. I lavori non sono meglio specificati, ma il cartello giallo li fa intuire. La situazione dura da un anno e ha compromesso la sostenibilità economica del Bicigrill. I lavori, finanziati dal Pnrr, dovevano finire a breve, ma il cantiere è in ritardo. L’estate è scoppiata e per i gestori c’è il rischio di perdere un’altra stagione estiva: calo drammatico di fatturato, penalizzazione della forza lavoro, già difficile da trovare.

 

L’interrogazione
Daniele Biada, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, ha presentato in questi giorni un’interrogazione in consiglio provinciale per chiedere alla Provincia se siano previsti dei ristori economici o fiscali per l’attività del Bicigrill. Si lamenta, poi, l’assenza di coinvolgimento e di informazione nei confronti dei gestori della struttura, che valorizza il territorio. «Non si poteva pensare ai lavori attraverso lotti successivi, o a un passaggio alternativo della ciclabile provvisoria nei pressi del Bicigrill» domanda Biada nel documento.

 

La vicenda
Nel mese di giugno del 2024 il Servizio Bacini Montani della Provincia aveva consegnato i lavori di consolidamento degli argini destro e sinistro del fiume Adige e di recupero ambientale della golena nel tratto compreso tra il ponte nei pressi del ristorante La Cacciatora e il confine provinciale, tutto all’interno del comune di San Michele all’Adige.
La realizzazione di tali interventi, finanziati attraverso fondi del Pnrr, aveva reso necessaria la chiusura totale del tratto di pista ciclopedonale della Val d’Adige che corre lungo l’argine sinistro del fiume, tra il ponte di Salorno e la località Cadino.

Per garantire la percorrenza lungo la direttrice nord-sud della ciclovia dell’Adige, quindi, il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale – Sova, «gestore» delle piste ciclopedonali provinciali, in collaborazione con la Comunità Comprensoriale Oltradige – Bassa Atesina, ha individuato un percorso alternativo su strade secondarie a basso traffico che si snoda in destra orografica del fiume Adige, poco distante dalla ciclopedonale principale.

 

Il cronoprogramma dei lavori
I lavori erano iniziati il 17 giugno 2024 e la fine era prevista per il 10 giugno prossimo, ovvero tra meno di due settimane.
La deviazione provvisoria obbligatoria dei ciclisti su un percorso alternativo sul lato opposto del fiume (rispetto all’originario tracciato) ha comportato ricadute economiche negative su alcune attività commerciali locali, in primis il bicigrill «Bike Break» al Masetto, a Cadino di Faedo. Una struttura che nel tempo si è affermata come punto di riferimento per il cicloturismo in zona e sull’asse Bolzano-Trento. Una realtà capace di conquistare il riconoscimento della Fiab, la Federazione degli amici della bicicletta, come miglior bicigrill d’Italia. Con la nuova deviazione provvisoria, il traffico cicloturistico non transita più davanti al locale, che per essere raggiunto oggi richiede una deviazione poco pratica di circa 600
metri all’indietro. «La maggior parte dei ciclisti, comprensibilmente, prosegue il viaggio, determinando un crollo delle presenze» sottolinea il consigliere Biada nella sua interrogazione provinciale. E aggiunge: «I titolari hanno segnalato di aver subito un grave danno economico: a fronte dei 100-120 coperti al giorno normalmente serviti in alta stagione, si è arrivati a malapena a una decina».