la reazione
venerdì 30 Maggio, 2025
Chat di Azione Universitaria, Urzì difende Mason: «Vittima di un linciaggio mediatico vomitevole»
di Redazione
Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia lancia una provocazione: «Vorremmo leggere le chat dei ventenni di sinistra. Considerato quello che dicono molti adulti della loro parte non vogliamo nemmeno pensare»

Dopo le dichiarazioni del consigliere comunale Mason, anche Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia ha voluto esprimere la propria opinione sulle chat omofobe e che inneggiano alla repubblica di Salò recuprate all’interno del gruppo whatsapp di Azione Universitaria. Secondo Urzì, il consigliere non sarebbe altro che «vittima di un linciaggio mediatico»
«Ringrazio sinceramente – si legge nella nota – per la chiarezza del quadro che oggi ci ha consegnato il consigliere comunale Giacomo Mason, attualmente impegnato negli Stati Uniti per motivi di lavoro, vittima di un linciaggio mediatico oltre ogni precedente in Trentino, lanciato peraltro da denunce anonime a cui acriticamente si sono unite organizzazioni di sinistra e speculatori di varia natura».
E ricorda gli eventi dello scorso novembre davanti alla Facoltà di Sociologia: «Quindi prendo atto che (come da me denunciato peraltro già pubblicamente): nel mese di novembre gruppi anarchici e di sinistra manifestano ripetutamente davanti alla facoltà di sociologia di Trento. In una occasione con spregio di ogni valore democratico e contando sulla mancanza di richiesta dell’intervento della forza pubblica da parte del rettore impediscono a giovani chiaramente collocati a destra di accedere all’università.
I giovani di destra vengono spintonati, il materiale di promozione politica delle loro idee disperso a terra e calpestato».
E continua, riprendendo la questione del video che Mason ha già sollevato nella sua nota: «L’esempio fulgido di democrazia da parte di anarchici e gruppi di sinistra viene accompagnato quel giorno e nei giorni successivi da manifestazioni in cui viene insultato il presidente del consiglio dei ministri, tutto il nostro governo e la sua azione politica sul fronte della sicurezza.
In una di quelle circostanze un video che tutto il mondo universitario ha visto facendo ora finta di non ricordarlo mostra come nel corso di una di queste manifestazioni di intolleranza una relatrice sboccatamente dichiara rivolta al mondo giovanile di destra: “voi affondate le vostre radici nella Repubblica di Saló”. Così. Secca. Sentenza senza appello. È così e basta per loro. Basta una parola a porre un marchio di infamia marchiato a caldo sulla fronte.
Una dichiarazione volgare quindi, come un cartello al collo appeso a forza dagli anarchici e comunisti al collo dei ragazzi di destra per squalificarli».
Il caso desta indignazione fra gli stessi ragazzi di destra e in una chat privata (mi dicono) il collega Mason reagisce infastidito dalla rituale accusa rivolta a destra con l’arma potente del sarcasmo, mostrando la solidità dei propri principi democratici, rifiutando la rissa, e riprende TESTUALMENTE le parole usate da anarchici e comunisti proprio per ripudiarle aggiungendo con stizza e “loro non possono affondare nel lago di Garda e basta?” Si chiama sarcasmo!»
E sostiene le parole di Mason che parlano di una reazione a una provocazione: «La citazione dell’accusa fatta dai manifestanti di sinistra (quella delle radici che affondano nella Repubblica di Saló) E” STATA RIPRESA MIGLIAIA DI VOLTE COME FOSSE UN PENSIERO DI MASON. E non lo era! Era esattamente il contrario, una accusa subita! Non la rivendicazione di una idea».
E aggiunge: «Ritengo vomitevole il linciaggio che è seguito del consigliere Mason per quello che non ha mai detto ma solo per come ha replicato ad una delle tante offese gratuite da parte della Sinistra. Un linciaggio che può fare scuola per la modalità di innesco di una macchina del fango. Se ne vergognino coloro che ne sono stati parte. Ogni altra speculazione sul profilo di rigore morale di Mason sarebbe orribile».
Poi conclude con una richiesta provocatoria: «Vorremmo leggere le chat dei ventenni di sinistra. Considerato quello che dicono molti adulti della loro parte non vogliamo nemmeno pensare».