Guinness World Records
sabato 30 Agosto, 2025
Castello Tesino, presentata la bandiera palestinese da record: «La porteremo in Parlamento»
di Emanuele Paccher
È la più grande bandiera ad uncinetto del mondo: dieci metri di lunghezza, sei di larghezza, una superficie di 62 metri quadrati e 28 kg di peso, realizzata in 1400 ore di lavoro
Castello Tesino è entrato a far parte dell’albo dei paesi in cui è presente un Guinness World Record per la seconda volta in due anni. Dopo il record per lo strudel salato nel 2024, nella giornata di ieri, venerdì 29 agosto, è stato infatti certificato il record per la bandiera più grande al mondo realizzata all’uncinetto. Ma questa volta al record si è aggiunta una nobile causa: quella di mostrare vicinanza al popolo palestinese che da giorni, mesi e anni sta cercando di sopravvivere in una terra che continua a sanguinare.
I fatti di cronaca sono infatti noti: dal 7 ottobre 2023, giornata in cui sono stati trucidati centinaia di israeliani a causa di un atroce attacco terroristico guidato da Hamas, Israele non cessa di bombardare e distruggere, massacrando migliaia di civili inerti e riducendo alla fame una popolazione stremata. Ben da prima del 2023, infatti, la popolazione palestinese è costretta a subire continui soprusi. Ecco che dunque, in una situazione come questa, anche un gesto simbolico come quello realizzato a Castello Tesino assume in significato particolare e di rilievo.
A realizzare la bandiera palestinese sono state 29 donne del Tesino, con un’età che varia dai 24 agli 84 anni. A guidare il tutto è stato il centro tesino di cultura, che ha potuto contare sul supporto del gruppo folkloristico del Tesino, che ha messo a disposizione la propria sede, dell’US Tesino, che aveva dato la disponibilità per utilizzare il campetto dell’oratorio (l’evento si è poi tenuto nella sala del cinema a causa del maltempo).
I lavori per la costruzione dell’immensa bandiera sono cominciati il 31 luglio e sono finiti nella giornata di ieri a mezzogiorno. Queste le dimensioni complessive, certificate da Liberio Furlini alla presenza della deputata Sara Ferrari nella veste di pubblico ufficiale: 10,21 metri lineari di lunghezza e 6,11 metri di larghezza, per una superficie totale di 62,38 metri quadrati. 1.400 le ore di lavoro complessive e 28,60 kg il peso totale.
Di fronte a una sala non gremita ma comunque numerosa, tra cui si segnala la presenza, oltre dell’onorevole Sara Ferrari, dei consiglieri provinciali Michela Calzà e Paolo Zanella, così si è espressa Graziella Menato, presidente del centro tesino di cultura: «Oggi (ieri per chi legge, ndr) diamo la luce a un progetto che è nato da un’idea comune. Noi abbiamo buttato il sasso e in sette hanno risposto subito, a cui man mano si sono aggiunte altre persone, fino ad arrivare a ventinove», ha spiegato Menato. «Il nostro scopo principale è quello di portare solidarietà alla popolazione della Palestina. Oltre a questo, ci siamo poste lo scopo di far girare in tutta Italia questa bandiera in simbolo di vicinanza. Abbiamo già tre appuntamenti fissati: il 3 settembre andremo a Rovereto, dove ci sarà un concerto per Gaza in piazza Rosmini. Poi andremo a Vicenza e, a ottobre, a Padova».
A portare il suo saluto è stata anche l’onorevole Sara Ferrari: «Mi prendo l’impegno di portare la bandiera a Montecitorio, di fronte al palazzo del Parlamento. La Striscia di Gaza è un cimitero a cielo aperto. Con questo gesto noi decidiamo di stare dalla parte giusta della storia».
Il progetto
Valsugana, in Consiglio provinciale passa la mozione del Pd per il raddoppio della ferrovia
di Johnny Gretter
Approvata la mozione di Zanella (Pd) per migliorare la linea. Previsti più treni, stazioni accessibili, elettrificazione fino a Bassano e un protocollo con il Veneto per il raddoppio del binario
La sentenza
Scontro sulla ciclabile della Valsugana: ciclista trentino risarcito con 38mila euro, colpa divisa tra lui, scuola e studente veneto
di Ubaldo Cordellini
L’incidente risale al 2019: un ciclista trentino è caduto dopo l’impatto con uno studente in gita scolastica. Il Tribunale di Trento ha riconosciuto un concorso di colpa tra l’uomo, la scuola di Feltre, il Ministero dell’Istruzione e il ragazzo. Alla vittima 38mila euro di risarcimento per le fratture e i danni permanenti