il caso
sabato 18 Ottobre, 2025
Cane imbarcato in stiva durante un volo viene smarrito. L’Ue dà ragione alla compagnia: «Sono come bagagli»
di Redazione
La sentenza nasce dal caso di una passeggera che nel 2019 aveva chiesto un risarcimento di 5mila euro per danno morale

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che gli animali da compagnia «non sono esclusi dalla nozione di ‘bagagli’». La sentenza nasce dal caso di una passeggera che nel 2019 si era vista smarrire il cane imbarcato in stiva su un volo Iberia e chiedeva un risarcimento di 5mila euro per danno morale. Il cane, infatti, durante le operazioni di carico, era fuggito sparendo nel nulla. La Corte ha dato ragione alla compagnia aerea, precisando che senza una «dichiarazione speciale di valore» il risarcimento resta quello previsto per i bagagli smarriti.
L’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), seguito alla decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, esprime rammarico: «Siamo di fronte a un’interpretazione e applicazione severa e restrittiva della legge, che non tiene in considerazione il legame affettivo che si instaura con un animale da compagnia. Ormai per milioni di cittadini europei, i cani sono parte integrante della famiglia. Non dimentichiamo che la convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia riconosce gli animali come esseri senzienti, degni di tutela legale e chiaramente del rispetto da parte dell’uomo» si legge in una nota.
L’Oipa lancia un appello, chiedendo alle compagnie di trasporto un aggiornamento delle regole che vada di pari passo con la sensibilità attuale, che vede cani e gatti come componenti delle famiglie di cui fanno parte e non semplici “beni” inanimati. Occorre anche una maggiore attenzione al benessere animale, insieme alla definizione di responsabilità chiare e inequivocabili in caso di danni.