Sanità
martedì 4 Aprile, 2023
«Caccia» agli infermieri Trentino: al concorso rispondono in 300
di Davide Orsato
I primi segnali dopo una ricerca pressante: bene anche il bando per la ginecologia, con interessati anche sull'ospedale di Cles
Non saranno «tutti quelli che servono», ma sono già un inizio: trecento infermieri hanno risposto al bando dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Il tutto in due settimane e c’è ancora tempo per arrivare (e superare) le quattrocento che l’Apss indicava come obiettivo. E segnali importanti arrivano da un’unità delicata come quello di ostetricia e ginecologia, con diciotto persone che hanno partecipato: tre dei quali hanno scelto come sede un ospedale di valle come quello di Cles. I dati sono arrivati nel corso della conferenza stampa dedicata al nuovo programma di sviluppo strategico 2023-2027, che si è svolta questa mattina nella sede dell’azienda sanitaria. «Rimangono delle criticità – afferma sempre Ferro – i settori che soffrono di più sono radiologia, pronto soccorso e anestesia, mentre sulla medicina interna e sui medici di medicina generale stanno arrivando buoni risultati, frutto anche della collaborazione con Trentino Sviluppo e Trentino Marketing».
Il Programma presentato dall’azienda sanitaria si regge su tre pilastri: semplicità (complici anche gli investimenti sulle nuove tecnologie, partecipazione e vicinanza alle persione».
«Si tratta di un documento di importanza fondamentale – ha dichiarato l’assessore alla salute Stefania Segnana – perché costituisce lo strumento che ci permetterà di affrontare con più consapevolezza e con maggiore sicurezza le difficili sfide che ci aspettano nel futuro: come ad esempio coniugare gli elevati standard di qualità con una maggiore tempestività nell’erogazione dei servizi, o aumentare la capacità nell’attrarre le figure professionali di cui il Trentino ha bisogno. Siamo comunque fiduciosi perché, nonostante i problemi da affrontare siano molti e complessi, abbiamo imparato, soprattutto attraverso la drammatica esperienza della pandemia dovuta al Covid-19, che possiamo contare sulle grandi risorse e sulle doti professionali ma soprattutto umane delle persone che a tutti livelli operano all’interno dell’Azienda per i servizi sanitari. Persone che grazie al loro lavoro e alla loro dedizione hanno saputo conquistarsi la stima e la fiducia della popolazione trentina».
La ricerca
Trento capofila mondiale nella mappatura 3D del cervello: nasce BraDiPho, la tecnologia che integra dissezione e intelligenza artificiale
di Redazione
Frutto di cinque anni di ricerca tra Università di Trento, Apss e Fondazione Bruno Kessler, BraDiPho permette per la prima volta di integrare dissezione anatomica e risonanza magnetica grazie all’intelligenza artificiale. Pubblicato su Nature Communications, lo studio apre nuove frontiere per la neurochirurgia e la medicina personalizzata.
Il caso
«Ragazze spogliate dall’intelligenza artificiale»: allarme nelle scuole trentine
di Tommaso Di Giannantonio
La dirigente Chiara Ghetta: «Quattro studentesse hanno scoperto le loro foto modificate con l’AI». Cresce il disagio giovanile: «Il divieto dello smartphone servirebbe più agli adulti che ai ragazzi»
l'intervista
Disagio giovanile, Pellai: «Bisogna ritardare l'acquisto del primo smartphone. E vietarlo a scuola»
di Tommaso Di Giannantonio
Lo psicoterapeuta: «Fino al 2010 erano stabili gli indicatori di salute mentale poi sono arrivati i device. Bisogna intervenire presto (tra i 10 e i 14 anni) per salvare l'adolescenza»