L'opera
sabato 5 Agosto, 2023
Bypass di Trento, Fugatti tira dritto: «Indietro non si torna»
di Donatello Baldo
Dopo le critiche di FdI Il presidente della giunta chiarisce la linea: «L’opera si fa ed è da irresponsabili rimettere tutto di nuovo in discussione»

Fugatti stoppa ogni dubbio sulla circonvallazione: «Si va avanti, nessun ripensamento, nessuna ipotesi alternativa».
Da parte di Fratelli d’Italia è però un continuo distinguo, in Consiglio provinciale e in Consiglio comunale a Trento. E la legittimazione dei dubbi è arrivata autorevolmente nei giorni scorsi dai deputati eletti a Roma, Ambrosi e de Bertoldi.
«Lo ripeto: non possiamo pensare di rivedere ora il progetto. Un progetto, lo ricordo, che risale al 2008, su cui ci sono già i finanziamenti. Da allora ad oggi sono passati 15 anni, che sono serviti anche per trovare le risorse. Se ora dicessimo che abbiamo scherzato, che vogliamo ripartire da capo, sarebbe da irresponsabili perché tutti quei soldi sparirebbero e non tornerebbero più. E sarebbe irrispettoso anche nei confronti del territorio rimangiarsi gli impegni presi, per cui il progetto va avanti».
Sta di fatto che nella sua coalizione non siete tutti d’accordo sul bypass in sinistra Adige.
«Mi pare che le dichiarazioni del commissario di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì siano in linea con quanto sosteniamo. Vale quello che dice lui, poi ognuno dica pure quello che vuole ma si va avanti e non si torna indietro».
Ci sono però delle criticità evidenti. A partire dai dubbi sulla bonifica, sulla presenza di inquinanti…
«È chiaro che ogni progetto porta con sé delle criticità, che si affrontano. Anche la circonvallazione di un paesino si scontra con qualche problema, figurarsi una grande opera come il bypass ferroviario. Problemi che vanno gestiti ma che non possono essere strumentalizzati per proporre altre soluzioni e mettere in discussione un intero progetto. È poi da irresponsabili voler rimettere in discussione tutto, anche a volte solo per finalità elettorali».
Dei dubbi sono però stati avanzati anche dalla Procura della Repubblica.
«Che fa il suo mestiere, ed è giusto così. E che è bene ricordare che è intervenuta su una parte non interessata dai lavori. Ci sono problemi, li si dovranno risolvere e proseguire verso l’obiettivo».
Giovedì scorso ha incontrato, con il sindaco Ianeselli, la commissaria straordinaria per la Ferrovia del Brennero Paola Firmi.
«Provincia e Comune assieme, dimostrando di saper fare squadra. E devo dire che con l’amministrazione di Trento stiamo lavorando bene. Con Rfi abbiamo deciso di migliorare la comunicazione con gli enti e con il territorio, ponendo attenzione alle criticità e ribadendo che non c’è un progetto alternativo».
Mercoledì, invece, avete presentato l’ipotesi della circonvallazione ferroviaria di Rovereto.
«È prevista la circonvallazione per le merci ma anche l’interramento della linea storica. Come a Trento.
Ovviamente si parte dal bypass, che permetterà di ragionare sul resto.
Detto questo, che è un’ipotesi progettuale, credo che se siamo capaci di fare sistema riusciamo a trasformare anche questo progetto in realtà. E Rovereto ne beneficerebbe in modo enorme perché l’interramento libererebbe spazio e sull’areale ferroviario potrebbe transitare il traffico ordinario. E a quel punto la necessità della tangenziale verrebbe meno».
I tempi sono però lunghi e i finanziamenti non ci sono ancora.
«Ovvio che non è un progetto che può partire domani, ma Rfi va vanti e se andrà bene a Trento andrà bene anche a Rovereto. Dobbiamo essere di esempio con il bypass del capoluogo, e facendo squadra e sistema sapremo trovare anche i finanziamenti».
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