Il concorso

venerdì 20 Giugno, 2025

Buonconsiglio, 5 candidati per il posto di direttore. Nomi (quasi) tutti locali

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Dei cinque convocati per il colloquio orale, quattro lavorano già in Provincia. Interrogazione di Maestri (Pd): «Arrivate più di 30 domande, pochi ammessi alla seconda fase, quali i criteri di selezione?»

Cinque candidati per un posto, quello da direttore del museo Castello del Buonconsiglio di Trento. La Provincia ha pubblicato la convocazione per il colloqui orale, che si terrà il 9 luglio, con i 5 candidati selezionati. La necessità di un nuovo direttore per il Castello perché la precedente direttrice Laura Dalprà era andata in pensione. Il bando era stato presentato mesi fa, avevano fatto domanda più di 30 professionisti del settore, cinque quelli ammessi al colloquio orale che determinerà poi il vincitore o la vincitrice. Una cinquina in cui figurano 4 nomi locali e solo uno esterno.
I candidati
Tra i quattro candidati già attivi in Trentino, Adriano Conci è proprio interno alla struttura del Buonconsiglio. Laureato in architettura, dal 2009 lavora al Castello, fino al 2023 come direttore dell’ufficio tecnico e successivamente come sostituto dirigente dello stesso ufficio. C’è poi Margherita De Pilati, attualmente sostituta direttrice dell’ufficio servizi al pubblico, promozione e attività delle sedi museali di Trento del Mart, in precedenza responsabile della Galleria civica di Trento. Sempre da Rovereto arriva il terzo candidato, Francesco Frizzera, attualmente provveditore del Museo storico italiano della Guerra della Città della quercia. Restando dentro la rete dei musei del Trentino arriviamo al quarto candidato dal 2022 direttore del Museo etnografico trentino di San Michele. Si tratta, in generale, di professionisti che hanno dato prova di sé all’interno del sistema provinciale. Da fuori arriva invece la quinta candidatura, quella di Cristina Collettini. Di Roma, laureata in architettura e specialista in Restauro dei monumenti, dal 2021 è Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo.
L’interrogazione
L’esito del concorso sarà noto dopo i colloqui orali di inizio luglio, ma intanto c’è già chi chiede chiarimenti. Si tratta della consigliera provinciale del Pd Lucia Maestri. «Stupisce l’esiguità del numero di candidati ammessi, stante le ripetute notizie di stampa che riportavano candidature provenienti da tutta Italia ed anche con nomi di un indiscutibile prestigio scientifico – scrive Maestri nel testo dell’interrogazione presentata – Proprio il rigore scientifico e la documentazione dello stesso dovrebbero essere gli strumenti guida nella definizione del candidato più idoneo a ricoprire quest’importante ruolo istituzionale ed in merito, la trasparenza diventa di strategica rilevanza». Maestri si dice quindi stupita dei pochi ammessi alla seconda fase e per questo interroga la giunta chiedendo «quante e quali domande erano state presentate, quali i criteri per l’ammissibilità, quali i criteri che la commissione adotta per attribuire il punteggio».