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giovedì 18 Settembre, 2025

«Brigitte Macron è nata uomo». Ecco perché la moglie del presidente francese proverà in tribunale il suo sesso

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C'entra una causa contro Candace Owens, un'opinionista conservatrice che da tempo diffonde una «teoria del complotto»

Il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte intendono presentare prove fotografiche e scientifiche a un tribunale statunitense per dimostrare che la signora Macron è una donna.  Sembra uno scherzo ma è tutto  vero: la notizia è stata comunicata dall’avvocato della coppia presidenziale alla Bbc nella giornata di oggi, giovedì 18 settembre.

La documentazione sarà presentata per sostenere la causa per diffamazione intentata contro l’influencer statunitense di destra Candace Owens, dopo che quest’ultima ha sostenuto più volte che Brigitte Macron fosse nata uomo. Gli avvocati di Owens hanno risposto presentando una mozione per respingere la richiesta. Intervenendo al podcast Fame Under Fire della BBC, l’avvocato dei Macron, Tom Clare, ha affermato che la signora Macron ha trovato le affermazioni «incredibilmente sconvolgenti» e che rappresentano una «distrazione» per il presidente francese. Clare ha aggiunto che «verranno fuori testimonianze di esperti di natura scientifica” e, pur non rivelandone, in questa fase, la natura esatta, ha assicurato che la coppia è pronta a dimostrare pienamente «sia genericamente che specificamente» che le accuse sono false.

«Sconvolta ma pronta a farlo»

«È sconvolgente pensare di dover andare a sottoporsi a una prova del genere», ha detto ancora il legale, «è un processo a cui Brigitte Macron dovrà sottoporsi in modo molto pubblico. Ma è disposta a farlo. È fermamente decisa a fare tutto il necessario per mettere le cose in chiaro». «Se quella sgradevolezza e quel disagio che prova nell’aprirsi in quel modo sono ciò che serve per mettere le cose in chiaro e fermare tutto questo, lei è pronta al 100% ad assumersi questo peso», ha assicurato Clare.

La teoria del complotto

Da diversi anni circola una teoria complottista secondo cui Brigitte Macron, che ha tre figli, sarebbe nata uomo. Una voce priva di fondamento, più volte smentita e oggetto di azioni legali, che ciclicamente riemerge nel dibattito pubblico. Negli ultimi mesi, a rilanciarla è stata, per l’appunto, Candace Owens, influencer statunitense di estrema destra, che ha pubblicato un video di 40 minuti dal titolo Becoming Brigitte: An Introduction. Nel filmato, visto milioni di volte online, Owens ripete l’illazione secondo cui la première dame sarebbe in realtà Jean-Michel Trogneux, fratello di Brigitte. L’opinionista afferma inoltre di essere stata minacciata di azione legale da parte del presidente francese e collega la vicenda a un presunto complotto internazionale che coinvolgerebbe élite globali e pedofilia. Nessuna prova concreta viene tuttavia presentata a sostegno delle affermazioni.

«Brigitte è in realtà suo fratello»

Le voci risalgono al 2017, anno dell’elezione di Emmanuel Macron. A diffonderle per prima fu Natacha Rey, una sedicente giornalista, secondo la quale Brigitte non sarebbe mai esistita: il suo vero nome sarebbe stato Jean-Michel Trogneux, il fratello biologico. Questa tesi è stata amplificata nel 2021 da un’intervista concessa dalla stessa Rey a una sedicente medium, Amandine Roy, pubblicata su YouTube. Poco prima delle presidenziali francesi del 2022, la teoria divenne virale sui social. Uno degli «argomenti» addotti dai sostenitori della tesi è una foto d’infanzia di Jean-Michel Trogneux, in cui alcuni ravvisano somiglianze con Brigitte. Un paragone facilmente spiegabile dal legame di parentela, ma che è stato usato come presunta prova della cospirazione.

La causa legale

Brigitte Macron ha denunciato Rey e Roy per diffamazione. Nel settembre scorso, un tribunale francese ha condannato le due donne a risarcire la première dame con 8.000 euro e il fratello Jean-Michel con altri 5.000 euro. Lo stesso Emmanuel Macron, nel 2023, è intervenuto per la prima volta sulla vicenda, liquidando le voci con un commento secco: «Ci sono ancora dei pazzi là fuori». Nonostante le smentite e le condanne, la teoria complottista continua a circolare online.