welfare
venerdì 9 Maggio, 2025
Assegno Unico Provinciale, più tutela per le donne vittima di violenza. Ecco tutte le novità
di Redazione
Approvata la disciplina per il periodo 1 luglio 2025 - 30 giugno 2026. Confermata la sospensione della quota B1 per i figli minori

«Le modifiche apportate alla disciplina sono tese a rendere l’Assegno Unico Provinciale uno strumento sempre più efficace e vicino alle esigenze delle famiglie trentine, in particolare quelle più fragili. L’introduzione di una misura dedicata alle donne vittime di violenza è un segnale importante di attenzione e giustizia sociale. Allo stesso tempo continuiamo a garantire coerenza, equità e semplificazione amministrativa in un sistema di welfare che valorizza l’autonomia responsabile dei cittadini» il commento dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca, Achille Spinelli.
Tra le principali novità introdotte con il nuovo provvedimento, come detto, spicca una maggiore tutela economica per le donne vittime di violenza: è stata infatti prevista la possibilità di aggiornare le domande per la quota di sostegno al reddito (quota A, cosiddetta “attualizzazione dei redditi”) nei casi in cui lo stato di vittima sia verificato dai Servizi sociali territoriali o da enti accreditati, permettendo così una valutazione più puntuale della condizione economica del nucleo familiare.
Viene inoltre confermata la sospensione della quota condizionata B1, relativa al mantenimento, cura ed educazione dei figli minori, scelte motivata dalla volontà di non gravare ulteriormente sui nuclei familiari con figli, in un contesto economico che ha registrato un aumento del costo della vita.
Il provvedimento chiarisce anche alcune disposizioni in tema di sanzioni e rettifiche: in particolare, viene definito il termine massimo entro cui possono essere effettuate correzioni alle domande e viene precisato il periodo di validità delle dichiarazioni di attualizzazione dei redditi, che non possono avere effetti retroattivi e devono essere rinnovate ogni sei mesi.
Infine, si specifica che le finalità del cosiddetto “bonus idrico” nazionale risultano già ampiamente assorbite dall’AUP, grazie al sistema provinciale che garantisce un sostegno economico complessivo ai soggetti in situazione di vulnerabilità.
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