il bilancio
martedì 9 Settembre, 2025
Assalto alle Terme di Levico, Oss: «Da aprile siamo già a 4.500 ingressi. I prossimi mesi già sold out»
di Johnny Gretter
L’amministratore che cinque mesi fa aveva deciso di rilanciare lo stabilimento: «Grande soddisfazione. Registrato un aumento del 15% rispetto allo scorso anno»

A marzo, Massimo Oss aveva lasciato il business dei campeggi dell’Alta Valsugana per affrontare la sfida di rilanciare le Terme di Levico con l’aiuto del soci Mirko Pellegrini (della Mak Costruzioni) e l’ex sindaco e consigliere provinciale Gianpiero Passamani, presidente della nuova società creata dai due. Cinque mesi dopo, Oss può già dirsi soddisfatto: «Finora ci è andata bene: abbiamo totalizzato 4500 ingressi, il 15% in più rispetto all’anno scorso. Era la sfida personale che mi ero posto per fine anno e siamo già vicini a questo traguardo». Dopo anni difficili, la società si prepara a una stagione autunnale già sold out e ad affrontare le sfide future: in primis, i lavori d’urgenza alla fonte termale, ma anche lo sfruttamento della fonte di acqua debole e il rilancio di Vetriolo.
Signor Oss, com’è andata questa prima stagione estiva?
«La stagione termale per noi è ancora lunga a dire il vero, ma questa prima parte è andata bene, in linea con le previsioni. Siamo a circa 4500 ingressi contati da aprile al 31 agosto, un aumento del 15% rispetto allo scorso anno. Era la sfida personale che mi ero posto di raggiungere entro fine anno: già ora siamo vicini a questo traguardo».
Per il resto della stagione quali sono le previsioni, invece?
«I prossimi due mesi sono già praticamente sold out. Nei giorni scorsi abbiamo fatto una riunione col personale proprio per garantire delle aperture pomeridiane a partire dal 29 settembre e fino alla fine di novembre. La squadra ha capito lo sforzo che stiamo facendo per rilanciare le terme, e hanno avuto disponibilità completa a garantire il servizio. Questo mi ha reso estremamente felice».
Una novità di questa stagione estiva è stata l’introduzione alle Terme del medico turistico per garantire una copertura sanitaria per chi si trova in vacanza a Levico. È stato un servizio apprezzato?
«Sì, il medico turistico è andato ben oltre le nostre aspettative, sia in termini di gradimento che di accessi. In alcuni casi è stato un supporto fondamentale: alcune persone si sono rivolte in situazioni critiche e grazie all’intervento di Trentino Emergenza abbiamo potuto evitare il peggio».
A gennaio la Provincia aveva approva il progetto per un impianto da 1,3 milioni per poter sfruttare la sorgente di acqua debole a Vetriolo, dopo 12 anni di attesa. A che punto sono i lavori?
«Prima del via libera dell’impianto c’era già stato l’iter ministeriale per riconoscere l’acqua debole come terapeutica. Si tratta di un’acqua che ha alcuni effetti diversi rispetto a quella usata attualmente, l’acqua forte. Il riconoscimento terapeutico c’è stato e così la Provincia ha stanziato le risorse per poter sfruttare anche la sorgente di acqua debole, che si trova a Vetriolo: in sostanza, il problema è che l’acqua che oggi esce dalla sorgente perde una parte delle sua caratteristiche chimiche quando è a contatto con l’aria, e quindi il riconoscimento del Ministero non è più valido. Deve essere montata una macchina che stabilizza le caratteristiche dell’acqua anche quando esce dalla sorgente. A oggi l’appalto per i lavori non è stato ancora formalizzato, e dopo questi interventi servirà creare un sistema per trasportare l’acqua allo stabilimento. Potrebbero volerci un paio d’anni. Per ora ci siamo concentrati su alcuni lavori urgenti per la messa in sicurezza della grotta dell’acqua forte, che era stata trascurata negli ultimi anni».
Sempre in merito a Vetriolo, anche questa zona è in attesa di un rilancio da diversi anni.
«Vetriolo va ripresa in mano con un proprio progetto: lo stabilimento è chiuso dal 2019, ma anche la situazione alberghiera è difficile. Ci sono strutture come il Listciot e il Compet a qualche chilometro di distanza, mentre l’unica vicina è il Nif. I villeggianti sono attivi solo pochi mesi l’anno. La struttura va ripensata concentrandosi sul wellness, e non solo sul termalismo di cura, in modo che un turista che vuole trascorrere una giorno in montagna possa chiudere la sua giornata lì. Intanto abbiamo già fatto un primo passo per rendere Levico, con Vetriolo, una città della salute. E il gradimento che abbiamo ricevuto n termini umani era quello che desideravo».