Alto Garda
lunedì 23 Giugno, 2025
Arriva il caldo e l’acquedotto di San Giovanni al Monte (Arco) è già agli sgoccioli. L’appello del Comune: «Acqua da usare solo a scopi domestici»
di Redazione
Si tratta di una falda superficiale. L'amministrazione: «Vietata l'irrigazione e l'uso per le piscine»

Sono bastati pochi giorni di caldo e senza pioggia per far calare vistosamente il livello dell’acquedotto di San Giovanni al Monte (località montana del comune di Arco), prefigurando nella zona l’eventualità di una imminente emergenza idrica. Lo rende noto il comune di Arco: «Il problema – spiega l’amministrazione – non è nuovo e spesso concomitante coi primi caldi, è da attribuire a un consistente utilizzo di acqua per l’irrigazione di giardini e orti e al riempimento di piscine e cisterne. Si ricorda tuttavia che l’acquedotto di San Giovanni al Monte è strutturato per l’uso locale: viene rifornito da una sorgente superficiale, sufficiente per i consumi ridotti di una zona di seconde case, ma non è in grado di sostenere consumi più ingenti.
Da qui l’invito dell’amministrazione a non utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli potabili, alimentari e igienico sanitari. In particolare l’acqua non deve essere usata per irrigare orti, guardini, piazzali, strade pubbliche e private, per lavare veicoli e attrezzature in genere, nonché per riempire piscine private e altre strutture, anche precarie, a uso balneazione, come d’altronde prescritto dall’ordinanza che già da qualche anno entra in vigore nei mesi estivi».
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