cronaca

sabato 21 Ottobre, 2023

Arrestato Luca Dolce, l’anarchico cresciuto a Rovereto: era latitante dal 2021

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«Stecco», questo il soprannome, è stato detenuto a Ferrara assieme ad Alfredo Cospito. Ora si trova nel carcere di Imperia

Dopo una complessa ed articolata attività di indagine avviata dalla Procura Distrettuale di Trento, il Nucleo operativo centrale di sicurezza della polizia di Stato ha catturato nei pressi di Bordighera, in Liguria, l’anarchico Luca Dolce, 37 anni, triestino e latitante sin dal 2021.

L’attività è stata coordinata dalla Procura distrettuale di Trento diretta da Sandro Raimondi. Dolce, che, al momento della cattura, aveva una carta di identità falsa, ha diversi precedenti ed è stato in carcere a Tolmezzo, Ferrara – dove è stato detenuto assieme ad Alfredo Cospito – e Modena.

Originario di Trieste, dove si è formato politicamente, dal 2009 «Stecco», questo il soprannome, ha trascorso molto tempo con il gruppo anarco insurrezionalista trentino, nella zona di Rovereto, dove si è occupato di propaganda e logistica. Secondo gli accertamenti svolti, Dolce avrebbe avuto anche un ruolo di coordinamento, a livello nazionale, nella promozione di attività anti carcerarie e ha intrattenuto corrispondenza con detenuti appartenenti alle Brigate Rosse.

Le indagini hanno evidenziato il ruolo di coordinamento a livello nazionale di Dolce nell’ambito di attività anti-carcerarie promuovendo iniziative e mantenendo forti legami con esponenti d’area di rilievo. La tematica anti-carceraria costituisce uno dei principali fronti contestativi delle compagini anarchiche e le rivolte verificatesi nel periodo marzo/aprile 2020 hanno contribuito alla decisa ripresa delle lotte anarchiche: non a caso Dolce, nel recente passato, era detenuto all’interno del carcere di Modena, struttura carceraria dove si sono verificati gli episodi più cruenti.
Di assoluto rilievo sono le condotte caratterizzate dall’uso della violenza in occasioni di pubbliche manifestazioni sfociata in invasione di terreni ed edifici, imbrattamento, resistenza a pubblico ufficiale, accensione di cose pericolose, radunata sediziosa e porto di oggetti atti ad offendere.

Nella giornata di ieri Dolce è stato rintracciato nei pressi di Bordighera e con sé è stato rinvenuto un documento d’identità contraffatto che utilizzava per celare la sua vera identità consentendogli di muoversi assolutamente indisturbato e di continuare ad intrattenere rapporti con le varie realtà anarchiche del territorio nazionale rafforzando la propria figura di leadership all’interno di esse. Contestualmente alla sua cattura sono scattate a Trento, Trieste ed in Liguria svariate perquisizioni condotte dal personale Digos finalizzate a cristallizzare luoghi e contatti funzionali alla latitanza del Dolce.

L’anarchico triestino si trova ora nel carcere di Imperia in attesa del processo per direttissima in quanto responsabile del possesso di documenti di identificazione falsi, contestualmente lo stesso dovrà scontare la pena di 3 anni e 6 mesi per condanne divenute definitive, nonché espiare la misura cautelare in carcere pendente per altro procedimento.