Economia
domenica 2 Novembre, 2025
Armani e la fabbrica di Trento nel mirino dei colossi del lusso
di Francesco Terreri
A Mattarello 170 addetti. L’azienda ai sindacati: interesse di L’Oreal, Louis Vuitton e Luxottica
Il gruppo Armani, e quindi anche lo stabilimento di Mattarello, è nel mirino di colossi del lusso come Louis Vuitton (gruppo francese Lvmh di Bernard Arnault), L’Oreal (partecipata anche da Nestlè) e EssilorLuxottica (gruppo Del Vecchio). Lo ha confermato la Giorgio Armani Operations (Gao) in un recente incontro con i sindacati. «L’azienda ha confermato le indiscrezioni emerse a mezzo stampa, dichiarando la vendita del 15% delle azioni attualmente di proprietà della fondazione Giorgio Armani, entro 18 mesi e un ulteriore vendita di azioni entro i prossimi cinque anni fino ad un massimo del 60% complessivo. La Gao conferma, inoltre, le voci sulle tre aziende che, ad oggi, hanno manifestato interesse all’acquisizione delle azioni, per le quali si stanno facendo valutazioni e verifiche ulteriori». è quanto riferisce il coordinamento nazionale Gao Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sulla riunione svolta alla presenza del responsabile delle relazioni industriali del gruppo Roberto Lodato e di Davide Cameli. A Mattarello sono impiegate 170 persone, a prevalenza femminile, che si occupano della prima linea del classico (Giorgio Armani uomo e donna) dalla sfilata alla produzione, ma anche dei capi su misura, cioè quelli personali su richiesta.
La volontà di cedere quote del gruppo fino alla maggioranza era stata espressa dallo stesso fondatore Giorgio Armani, morto lo scorso 4 settembre, nel suo testamento. Da allora i rappresentanti del gruppo avrebbero avviato contatti informali con potenziali acquirenti per sondare l’interesse a rilevare una quota di minoranza della società, come da disposizioni testamentarie. La quota di minoranza però nel tempo potrebbe salire. Secondo l’agenzia Reuters, colloqui preliminari con L’Oréal, già partner strategico del gruppo tramite l’accordo di licenza per le fragranze e i cosmetici in vigore fino al 2050, si starebbero già svolgendo sotto la consulenza dell’advisor finanziario Rothschild.
I sindacati hanno chiesto un confronto tempestivo qualora ci fossero nuovi elementi in merito alle variazioni dell’attuale assetto societario, per valutare eventuali ricadute sulla forza lavoro e sugli assetti produttivi.