Economia
mercoledì 10 Settembre, 2025
Aquafil si riorganizza e annuncia tra i 20 e i 25 esuberi nello stabilimento di Arco. La comunicazione ai sindacati
di Redazione
Gli esuberi riguarderanno profili tecnici e specialistici, in particolare nell’amministrazione e nel controllo qualità

Un piano di riorganizzazione tutt’altro che indolore alla Aquafil. Oggi l’azienda ha annunciato ai sindacati e alla Rsu dello stabilimento di Arco tra i 20 e i 25 esuberi. La notizia era nell’aria, ma non se ne conosceva la portata e, soprattutto, non sembrava così imminente.
“L’azienda, invece, ha voluto imprimere una forte accelerazione ed è sua intenzione definire gli esuberi entro la fine dell’anno – ammette Mario Cerutti della Filctem -. Per quanto ci riguarda siamo impegnati già da subito a vagliare tutte le strategie possibili per ridurre l’impatto di questi tagli. Il nostro obiettivo primo è tutelare al massimo l’occupazione, cercando anche di capire se sono possibili ricollocazioni in diciotto stabilimenti del gruppo o se è percorribile la strada dei contratti di solidarietà”.
Gli esuberi riguarderanno profili tecnici e specialistici, in particolare nell’amministrazione e nel controllo qualità. L’indicazione di tagliare in questi segmenti è arrivata – ha spiegato oggi l’azienda ai sindacati – dal piano di riorganizzazione varato per l’intero gruppo. “I tagli al personale non riguardano solo Arco, cervello operativo del gruppo, ma tutto il sistema Aquafil. Vogliamo approfondire le ragioni che portano a questa scelta, sicuramente ha inciso il calo dei volumi nonostante la chiusura di alcuni competitors. La preoccupazione è tanta. Se si muove in questa direzione una società strutturata come Aquafil temiamo effetti peggiori in altre realtà. C’è una situazione generale di debolezza dei mercati, che i dazi americani non possono che amplificare”.
Nello stabilimento Aquafil lavorano 503 dipendenti.
I sindacati avvieranno subito un confronto con i vertici aziendali. I prossimi incontri sono fissati per il 18 e il 22 settembre.
Il gruppo ha a sua volta spiegato il momento. “Aquafil – spiega la società in una nota – ha avviato un programma di riorganizzazione e riduzione costi con l’obiettivo di rafforzare la solidità del Gruppo in risposta ad un complesso contesto di mercato. Il programma, che coinvolge l’intero Gruppo, si concentra sulla semplificazione del modello organizzativo e sulla riduzione della base costi, con particolare attenzione ai costi indiretti di struttura”.
“Il processo di riorganizzazione sarà gestito attraverso un continuo confronto con le organizzazioni sindacali, nel pieno rispetto delle normative e con la massima attenzione alle persone coinvolte. Con questa iniziativa e il recente aumento di capitale chiuso a Dicembre 2024, il Gruppo Aquafil conferma la volontà di continuare ad investire nel proprio futuro per mantenere una posizione di riferimento a livello internazionale nel settore delle fibre sintetiche e del nylon sostenibile”.
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