Sanità
giovedì 16 Ottobre, 2025
Anche nell’ultimo anno i medici ospedalieri hanno aumentato le entrate in libera professione: +12% in sei mesi
di Tommaso Di Giannantonio
Dal 2019 un trend, dovuto anche all'allungarsi delle liste d'attesa, che solo in Trentino pesa mezzo milione di euro

Cresce di anno in anno il reddito da libera professione dei dirigenti medici dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Dal 2019 al 2024 i compensi per le visite svolte fuori dall’orario di lavoro, incentivate dalla Provincia per ridurre le liste d’attesa, sono aumentati del 15,5%, arrivando a oltre 4 milioni di euro.
Il trend
Il dato emerge dall’elenco delle retribuzioni lorde del personale dirigenziale pubblicato nei giorni scorsi dall’Apss, che riporta sia i compensi degli incarichi ricoperti all’interno dell’azienda sia, appunto, quelli da libera professione. Nel 2019 il reddito totale da libera professione si attestava a 3 milioni e 491mila euro. Escludendo l’anno dello scoppio della pandemia da Covid, la cifra è scesa leggermente a 3 milioni e 359mila euro nel 2021 (per effetto ancora delle limitazioni del Covid), per poi tornare a crescere a 3 milioni e 562mila euro nel 2022, 3 milioni e 712mila euro nel 2023 e, infine, 4 milioni e 33mila euro lo scorso anno.
Ricordiamo che, un anno fa, per smaltire le liste d’attesa la giunta provinciale ha approvato delle nuove linee di indirizzo che prevedono il rimborso della visita in libera professione nei casi in cui non sia possibile garantire il tempo massimo (in questi casi il paziente deve pagare solo il ticket). Dunque, anche da Piazza Dante arriva un incentivo a rivolgersi alla libera professione, qualora le liste d’attesa si allunghino eccessivamente.
Libera professione: i redditi
Su circa 370 dirigenti medici, 148 (il 40%) effettuano visite anche fuori dall’orario di lavoro, spesso in ambienti della stessa Apss. Sei dei quali, nel 2024, per quest’attività, hanno percepito un compenso superiore ai 100mila euro: il direttore del reparto di Otorinolaringoiatria a Rovereto Giuseppe Nicolò Frau (179.334 euro), la direttrice dell’unità operativa Oculistica-multizonale Federica Romanelli (178.327 euro), il direttore di Dermatologia-multizonale Carlo Renè Girardelli (165.337 euro), la dirigente medica di Oculistica Loretta Bergamo (160.205 euro), il direttore di Ortopedia e traumatologia a Rovereto Fabrizio Cortese (116.311 euro) e, infine, il direttore di Ortopedia a Cles Luigi Umberto Romano (102mila euro). Per molti di loro l’attività in libera professione risulta più remunerativa del servizio che prestano direttamente per l’Azienda sanitaria.
La classifica dei primi dieci
Come detto, nell’elenco dell’Apss sono riportati anche i valori delle retribuzioni spettanti per l’incarico ricoperto in azienda, compresi quelli accessori e incentivanti. Ecco, considerando tutti i redditi (quelli da Apss e quelli da libera professione), al primo posto della classifica dei dirigenti medici più pagati troviamo l’oculista Romanelli, con un compenso complessivo di 336mila euro. A seguire, nella top 10, ci sono Frau (329mila euro), Girardelli (320mila euro), Cortese (292mila euro), Bergamo (283mila euro), il direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia a Trento Fabrizio Taddei (268mila euro), il direttore di Ortopedia a Cavalese Marco Molinari (268mila euro), Romano (258mila euro), il direttore dell’unità operativa di Medicina legale Flavio Odorizzi (242mila euro) e, infine, il direttore di Cardiologia a Trento Roberto Bonmassari (235mila euro). Il direttore generale dell’Apss, Antonio Ferro, percepisce 187mila euro, piazzandosi al 32esimo posto.
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