Il caso
martedì 29 Luglio, 2025
Alto Adige, dopo il tornello sul Seceda interviene Kompatscher: «Turismo mordi e fuggi, superati i limiti tollerabili. Serve un mix di soluzioni»
di Redazione
Il presidente della Provincia di Bolzano elenca un pacchetto di misure possibili, dalle app di prenotazione al numero chiuso

Il caso è ormai simbolico. Il tornello sul Seceda, in Val Gardena, è diventato simbolo del turismo ipertrofico e della necessità di trovare contromisure. Non solo, la soluzione – provocatoria – è anche uno spazio normativo da verificare. «Secondo la nostra valutazione, non è legittimo perché avrebbe comunque bisogno di un’autorizzazione paesaggistica, essendo installato in una zona protetta, però è compito del sindaco intervenire». Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, commentando le notizie sulla riattivazione del tornello lungo il sentiero sul Seceda ad opera del proprietario del terreno che impone un pedaggio agli escursionisti.
«Per quanto mi risulta, il Comune è già intervenuto – ha aggiunto il presidente altoatesino – se così non fosse, c’è anche il potere sostitutivo da parte della tutela paesaggistica della Provincia, perché non è possibile che ognuno pianti un palo dove ritiene».
Più in generale, sul fenomeno dell’overtourism, Kompatscher ha riferito che «sono in corso una serie di incontri tra gli assessori competenti, i sindaci della Val Gardena, i vari stakeholder e altri, non solo per discutere».
Non c’è un solo provvedimento risolutivo, ha chiarito Kompatscher, ma «un mix di misure che comprende sistemi di prenotazione, sistemi di slot, anche con numero chiuso e con tetti massimi, sistemi d’informazione digitale, app e infrastrutture che si devono realizzare per far funzionare questi sistemi».
«Il turismo ‘mordi e fuggi’ è un fenomeno abbastanza nuovo che ha ormai superato i limiti tollerabili. Bisogna, perciò, trovare metodi per gestire queste nuove situazioni tutelando l’ambiente, i residenti ed anche il turismo tradizionale», ha concluso Kompatscher.
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