Vallagarina

venerdì 7 Novembre, 2025

Ala, operaio rimane incastrato in un macchinario: rischia di perdere entrambi i piedi

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L'incidente nel pomeriggio in un'azienda di sminuzzamento rifiuti. I sindacati: «Episodio grave»

È l’ennesimo incidente sul lavoro quello avvenuto oggi pomeriggio (7 novembre) all’interno della Edr srl, azienda di rifiuti in località Valfredda a Sdruzzinà di Ala. Il bilancio è gravissimo: un operaio di 34 anni, originario di Ala, rischia di perdere l’uso di entrambi i piedi, rimasti incastrati in un macchinario dell’azienda, una sorta di tramoggia per lo sminuzzamento dei rifiuti. L’impresa, che fa capo al gruppo Greenecogroup, si occupa infatti di selezionare e trattare materiali e residui produttivi per la successiva produzione di combustibile solido secondario. Pochi i dipendenti impiegati, proprio vista l’elevata meccanizzazione dell’impianto, che ha una capacità di 150.000 tonnellate di materiale l’anno e che non richiede la partecipazione diretta dei lavoratori al funzionamento delle macchine. L’intervento degli operai è richiesto più che altro nella fase iniziale di cernita del materiale, all’arrivo dei camion all’interno dello stabilimento. Una volta selezionati i rifiuti da riciclare e recuperare, i macchinari funzionano da sé. Ed è proprio su questo aspetto che stanno ora indagando gli ispettori dell’Uopsal, l’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Apss, intervenuta ieri per accertare quanto successo come sempre avviene in caso di incidenti sul lavoro. L’obiettivo è capire cosa sia successo: se il macchinario si sia rimesso in funzione inavvertitamente da solo mentre l’operaio, un manutentore, stava ancora operando, e in caso perché sia successo e perché non siano scattati i meccanismi di blocco. Le indagini non saranno semplici, spiegano dall’Uopsal. La ditta si è insediata da qualche anno a Sdruzzinà di Ala e prima di ieri non aveva registrato altri incidenti sul lavoro.

L’allarme è scattato poco prima delle 16 di ieri pomeriggio. I primi a intervenire sul posto sono stati i vigili del fuoco di Ala. Al loro arrivo hanno trovato gli altri dipendenti in turno che stavano cercando di liberare il loro collega dal macchinario in cui era rimasto incastrato con entrambi i piedi. Il primo intervento dei pompieri, durato circa tre quarti d’ora, è servito proprio a liberare l’uomo dalla tramoggia, per poi affidarlo alle cure dell’ambulanza e, soprattutto, dell’elicottero che l’ha elitrasportato d’urgenza in ospedale. Il successivo lavoro è consistito nel mettere in sicurezza l’area e permettere a chi di dovere di svolgere tutte le indagini del caso. Sul posto sono intervenuti infatti anche i carabinieri di Mori. Al momento l’uomo non sarebbe in pericolo di vita, ma le sue condizioni sono gravi. «Sono molto preoccupato perché conoscevo personalmente il dipendente rimasto coinvolto nel gravissimo incidente – commenta il sindaco di Ala Stefano Gatti –. Parliamo di un giovane con famiglia, un ragazzo di 34 anni, papà di un bambino piccolo. La preoccupazione è dunque per il suo futuro e per quello della sua famiglia e la speranza è che possa tornare a camminare recuperando l’utilizzo di entrambi gli arti».

Intento, Cgil Cisl Uil del Trentino esprimono massima vicinanza all’operaio

«Saranno gli organi competenti ad accertare la dinamica di quanto accaduto e le eventuali responsabilità – dicono le sigle -. In questo momento il nostro primo pensiero è al lavoratore, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, il nostro incoraggiamento e supporto. Resta il fatto estremamente grave che a distanza di appena due settimane dall’ultimo incidente mortale alle Acciaierie di Borgo il nostro territorio è nuovamente scenario di una gravissimo infortunio sul lavoro. È chiaro, dunque, che quanto si sta facendo sul fronte della prevenzione, della formazione e soprattutto dei controlli non è sufficiente ad estirpare questa piaga. Ribadiamo per l’ennesima volta, dunque, che servono controlli capillari e costanti e che serve la promozione di una nuova cultura della sicurezza, che coinvolga datori di lavoro e maestranze, nella consapevolezza che un incidente sul lavoro non è mai frutto di sviste o casualità».