fauna selvatica
domenica 21 Settembre, 2025
Ala, la forestale abbatte un lupo mentre attacca un bovino. La Lav: «Crudeltà inaudita»
di Leonardo Mazzucchi
Il sindaco Gatti: «Una selezione mirata da parte della forestale che inciderà sul comportamento del branco»

È stato ucciso nella notte fra venerdì 19 e sabato 20 settembre un lupo nei pressi di Malga Boldera, sul comune di Ala. L’abbattimento si è verificato in un pascolo dove l’animale, secondo quanto spiegato da via Dante, stava tentando di predare un bovino.
L’abbattimento dell’animale è stato espressamente voluto dalla Provincia, mediante un decreto firmato il 4 settembre scorso rispettando la legge provinciale vigente e sulla base del parere favorevole di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che ha confermato la sussistenza delle condizioni previste dalla Direttiva Habitat per la rimozione dell’animale. «Non siamo qui a festeggiare l’abbattimento di un animale – dichiara Stefano Gatti, sindaco di Ala – Si è trattato di un intervento necessario. Purtroppo il branco di lupi che stanzia in Lessinia Trentina ha preso talmente confidenza da ignorare sia le recinzioni sia la presenza dell’uomo. A Malga Boldera, ad esempio, normalmente ci sono le vitelle, e in una sola giornata quest’estate il lupo ne ha predate cinque».
Su queste montagne al confine con il Veneto sono presenti due principali branchi di lupi: il primo si trova nella Lessinia veneta ed è stato protagonista di un anno particolarmente difficile per gli allevatori, con circa 50 predazioni registrate tra i bovini. Il secondo branco, situato nella Lessinia trentina, ha invece sviluppato minore timore verso la presenza umana e soprattutto ha imparato a superare i recinti elettrici che normalmente proteggono il bestiame. È proprio questa capacità a far sì che il branco riesca ad accedere alle zone dove vengono allevate le vitelle, creando notevoli problemi agli agricoltori e rendendo necessari interventi mirati di gestione. «Quella che è avvenuta la scorsa notte è stata una selezione mirata da parte della forestale, effettuata seguendo indicazioni precise, che inciderà sul comportamento del gruppo – continua il sindaco – dobbiamo mettere un freno a queste predazioni, perché rischiamo che i nostri allevatori abbandonino l’alpeggio, e non possiamo permetterlo. A causa dei lupi, gli allevatori non portano più il bestiame nelle malghe come facevano un tempo, e se gli animali venissero tolti, i pascoli nel giro di pochi anni sparirebbero. Dal punto di vista della biodiversità, sarebbe una perdita enorme. Per questo dobbiamo garantire che gli allevatori possano continuare a rimanere sul posto». D’altra parte, c’è chi è contro questa azione, definendola una forma di «crudeltà inaudita» nei confronti degli animali. La Lav (Lega antivivisezione), in seguito all’abbattimento dell’esemplare sui Lessini, ha comunicato che è pronta a denunciare i responsabili dell’accaduto, indicando come principale responsabile il presidente provinciale Maurizio Fugatti, accusandolo solamente di agire per campagna elettorale.
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