Lutto

venerdì 29 Marzo, 2024

Addio a «Paolin». Le Giudicarie piangono il giovane Paolo morto a soli 10 anni

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I sindaci Leonardi e Antolini: «Mamma Silvia e papà Moreno hanno donato qualcosa a tutta la comunità». Domani l’ultimo saluto a Tione

«Papà mio, io non so disegnare, non so parlare, non so ragionare e non so correre ad abbracciarti, ma con i miei sorrisi e i miei occhioni sono capace di farti capire quanto ti amo e quanto sei importante per me». Con questo messaggio, in occasione della festa dei papà, Moreno affidava alla pagina Facebook «Amici del Paolin» i pensieri di suo figlio Paolo, per tutti il «Paolin». Pensieri che lui, dieci anni, impossibilitato dalla nascita a muoversi e a parlare, non avrebbe mai scritto, ma che negli anni ha imparato a comunicare con i suoi occhi e le sue emozioni. Per dieci anni, nonostante le difficoltà e soprattutto nelle avversità, «Paolin» è stato la gioia non solo di mamma Silvia, papà Moreno e della sorella gemella, ma di un’intera comunità, quella delle Giudicarie (in particolare dei Comuni di Tione e Tre Ville) che ha saputo tirare fuori il meglio di sé. È quindi un vuoto immenso quello che Paolo Giardini ha lasciato mercoledì a Saone. «Siamo tutti senza parole, la nostra comunità è sconvolta». Questa la prima frase pronunciata dal sindaco di Tre Ville Matteo Leonardi, che ieri pomeriggio ha visitato casa Giardini in qualità di amico prima ancora che di amministratore. I pensieri corrono, ma ciò che rimane impresso in queste ore di dolore sono soprattutto i tantissimi ricordi collezionati in questi anni grazie all’associazione «Amici del Paolin», impegnata a raccogliere fondi da donare alle varie realtà che sul territorio operano a favore delle persone con disabilità. L’ultima donazione era avvenuta poche settimane fa, a inizio marzo, con la consegna di un assegno di ben 8.019 euro alla locale «Comunità Handicap». E ancora, a febbraio, la consegna al Centro sci Borgo Lares del sistema «dual ski» per consentire alle persone con disabilità, con bassa mobilità o tetraplegiche di sciare, ovvero essere trasportate sulle piste da sci accompagnate da maestri di sci specializzati. «Quella di Paolo è una famiglia che, partita dalla propria vicenda personale, è riuscita a fare del bene a tutta la comunità e questo sono certo rimarrà anche ora che Paolo non c’è più, proprio nel suo nome», aggiunge Leonardi. «Negli anni la famiglia di Paolo ha mostrato una generosità incredibile nei confronti delle persone con disabilità e di tutta la comunità – aggiunge il primo cittadino di Tione Eugenio Antolini –. Hanno coinvolto le persone, organizzando eventi e manifestazioni, ma hanno coinvolto anche noi amministratori e per questo siamo loro grati».
L’intera comunità darà il suo ultimo saluto a Paolo domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Tione.