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domenica 22 Giugno, 2025

Accoglienza, nuovo gestore per la «Fersina». La Provincia si affida a Codeal, in bilico 28 lavoratori

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Il consorzio parmense è subentrato alla coop trentina Kaleidoscopio: il servizio sarà per 260 richiedenti asilo, non più di massimo 280. Convocato per domani il tavolo con i sindacati

Si apre un nuovo capitolo per la Residenza Fersina, la struttura di accoglienza delle persone richiedenti asilo in via al Desert a Trento. Al termine dell’indagine di mercato, la Provincia ha deciso di affidare il servizio a Codeal, un consorzio di cooperative sociali con sede a Parma. Il nuovo gestore subentrerà alla cooperativa trentina Kaleidoscopio, il cui contratto scade il 30 giugno. Piazza Dante ha richiesto al consorzio parmense un servizio di accoglienza di 260 persone, non più di massimo 280. Per domani è stato convocato il tavolo con i sindacati: ci sono in bilico 28 lavoratori. Altri sette, quelli a tempo determinato, sanno già che non saranno rinnovati.
Il bando di gara – pubblicato lo scorso dicembre con un valore di 4,3 milioni di euro (compresa l’eventuale proroga) – era andato deserto: l’unico candidato, una cooperativa di Canicattì (Agrigento), non rispettava tutti i requisiti. Così la Provincia ha prolungato il contratto a Kaleidoscopio fino al 30 giugno e intanto avviato un’indagine di mercato. Ed è arrivata una manifestazione di interesse da parte di Codeal, un consorzio di 9 cooperative sociali costituito nel 2014, tra cui c’è Leone Rosso, che al 2023 si occupava dell’accoglienza di 1.500 profughi in 130 strutture per conto delle prefetture di Aosta, Parma, Modena e Asti. «Lo scrivente ha valutato positivamente tale candidatura (di Codeal, ndr) dal punto di vista della professionalità e affidabilità dell’ente nella gestione dei servizi dell’accoglienza», così recita la comunicazione inviata alle organizzazioni sindacali, firmata dal dirigente generale del Dipartimento politiche sociali della Provincia, Antonio D’Urso. Il Dipartimento, inoltre, «ha formalmente chiesto la disponibilità a Codeal scs di assumere il servizio di accoglienza per 269 ospitalità giornaliere alle condizioni previste dal capitolato speciale approvato dal Dm 4 marzo 2024, nel rispetto delle clausole sociali». Oggi, invece, il servizio affidato a Kaleidoscopio si basa sulle condizioni previste dal decreto ministeriale del 29 gennaio 2021. Nella comunicazione, inoltre, si specifica che «nell’anno 2024 è stato autorizzato e finanziato a Kaleidoscopio scs un aumento di 2 unità di personale, per far fronte a specifiche condizioni di sicurezza».
Il Consorzio ha esaminato tutte le tabelle di dotazione del personale e acquisito da Kaleidoscopio ulteriori documenti. «Vista la differenza di contenuto contrattuale tra il servizio in esecuzione da parte dell’operatore economico uscente e il servizio ora richiesto all’operatore economico entrante — si spiega nella comunicazione firmata dal dirigente D’Urso — si rende necessario un confronto sindacale». L’incontro si terrà domani alla sede del Dipartimento e saranno presenti sia i rappresentanti di Kaleidoscopio sia quelli di Codeal.
Le organizzazioni sindacali sono preoccupate perché non è richiamata la clausola sociale prevista negli appalti che prevede che, in caso di cambio di appalto, il nuovo gestore sia tenuto a considerare l’anzianità e le qualifiche dei lavoratori del precedente servizio. Non si respira un bel clima: il timore è che arrivi la proposta di riassumere solo la metà dei 28 lavoratori di Kaleidoscopio.