La storia

sabato 27 Dicembre, 2025

Rovereto, riapre lo storico bar «Le Due Colonne». Nel 1580 si fermò anche Michel de Montaigne. «Manterremo viva l’identità»

di

Dopo tre anni dalla scomparsa di Paolo Stoffella, lo storico locale in piazza Podestà si rinnova senza perdere la propria identità, puntando su vini selezionati, cocktail e un’atmosfera unica che attraversa i secoli

Da poco più di una settimana, lo storico bar «Le Due Colonne», affacciato su piazza Podestà, ha riaperto le sue porte alla città, proponendo un’offerta tutta nuova: cocktail bar e vineria. Si presenta come un luogo capace di rinnovarsi, restando però fedele al suo passato, come «una bottiglia che invecchia bene». A guidare la nuova gestione sono Luca Vial, volto noto in città per la sua esperienza decennale nel settore, e Marco Tosato. Un progetto nato quasi per caso, «Tutto è nato da una chiacchierata informale in un bar con un gruppo di amici – ha raccontato Vial – Guardando il locale con attenzione, abbiamo subito colto il suo potenziale, soprattutto considerando la sua storia e quanto si adattasse bene a quello che avevamo in mente».

Per comprendere davvero il valore di questo luogo è necessario fare un salto indietro nel tempo. Come si legge sulla pagina del Comune della Città della Quercia, si ha notizia della sua esistenza già alla fine del Cinquecento: la leggenda vuole infatti che nell’ottobre del 1580 vi abbia alloggiato Michel de Montaigne durante il suo “Viaggio in Italia”. Nel 1873 Valentino Spagnolli ottenne la licenza di “osteria con alloggio e stallo”, mentre nel 1921 ebbe inizio la storia più recente: Bellarmino e Leone Stoffella, contadini di Camposilvano rientrati dall’America del Nord, acquistarono l’intero palazzo. Nel 1934 Leone Stoffella commissionò i lavori che diedero al locale l’aspetto odierno; nel 1977 il testimone passò al figlio Paolo. Oggi, a quasi tre anni dalla sua scomparsa, «Le Due Colonne» inaugurano un nuovo capitolo, che suona come un regalo di Natale alla città.

Un luogo che tutti, almeno una volta, hanno frequentato. «Proprio per questo abbiamo scelto di valorizzarlo attraverso una nuova identità – ha spiegato Vial – l’obiettivo è mantenere i clienti storici, partendo da un presupposto fondamentale: il locale, dal punto di vista fisico e dell’atmosfera, è rimasto quello di sempre. Sono stati fatti solo piccoli interventi, qualche dettaglio qua e là, senza snaturarlo». Entrarci, pertanto, significa fare un piccolo viaggio nel tempo, dove tutto sembra rallentare: tra chi racconta aneddoti della propria infanzia e di com’era un tempo la città, accanto a chi si lascia incuriosire dalla nuova proposta.

Il vero protagonista? Il vino, che appassiona i due nuovi titolari, affiancato da una vasta selezione di cocktail. Infatti, il locale si presenta come cocktail bar e vineria, con aperitivi, cicchetti e stuzzichini, puntando su prodotti selezionati e di qualità. «Le persone mi conoscono e sanno come lavoro – ha concluso Vial – L’attenzione ai prodotti, al servizio e al rapporto con la clientela è fondamentale. La linea resta quella della continuità: qualità, cura e attenzione ai dettagli».

Una pagina alla volta prende forma un nuovo capitolo di un libro carico di storia e vita. Aperto dalle 17 alle 2, almeno in questa prima fase, «Le Due Colonne» torna a essere un punto d’incontro tra generazioni.