L'indagine
venerdì 26 Dicembre, 2025
Natale 2025, italiani attenti al risparmio: quasi un cittadino su due ricicla i regali, generando oltre 3 miliardi di euro di «contro spesa»
di Redazione
Secondo Confcooperative, circa 28 milioni di italiani terranno, venderanno o scambieranno i doni ricevuti, con alimentari, libri e accessori in cima alla classifica dei regali riciclati
Solo tra la Vigilia di Natale e Santo Stefano gli italiani hanno speso un totale di 17,1 miliardi di euro tra cibi, bevande, regali, viaggi e ristoranti, in media 665 euro a famiglia. Lo afferma il Codacons, che sottolinea la tenuta dei consumi legati alle festività. La spesa complessiva, complice l’aumento dei prezzi che interessa alcuni settori come alimentari e turismo, è cresciuta di circa 230 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024, analizza l’associazione. In particolare per i regali finiti sotto l’albero gli italiani hanno speso 9,6 miliardi di euro, in linea con lo scorso anno, mentre cibi e bevande consumati tra il cenone della Vigilia e pranzo di Natale e Santo Stefano, valgono in totale 3,1 miliardi di euro.
In tema di regali c’è però una tendenza che pare essere opposta a questa. Secondo quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Confcooperative, poco meno di un italiano su due, cioè circa 28 milioni di persone, è pronto a riciclare alcuni dei doni ricevuti. Una vecchia abitudine che si è trasformata in una tendenza che va consolidandosi sempre di più negli ultimi anni, nonostante l’aumento delle tredicesime che è stato costante (45,7 miliardi del 2022, 49 nel 2024, 51,3 nel 2024 e 52,5 nel 2025). «Si annuncia così, una vera e propria ‘contro spesa’, vale a dire un risparmio di 3,7 miliardi di euro per quanti ricicleranno i regali: 300 milioni più dell’anno scorso e 400 più del Natale pre pandemia», afferma Confcooperative.
In particolare, circa la metà dei “riciclatori” terrà i doni ricevuti in queste festività o che conserva durante l’anno per utilizzarli al momento opportuno (55% donne e 45% uomini). Altri tre su dieci prevedono di guadagnare dalla vendita del regalo ricevuto attraverso le piattaforme online e sui social network, mentre i rimanenti scambieranno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere o prendere altri oggetti da regalare a loro volta.
«Tra i regali riciclati troviamo in pole position i generi alimentari per il 50% (vini, spumanti, salumi, formaggi, prosecchi, grappe, amari, panettoni, pandori, cioccolato, torroni, miele, e confetture); seguono al 21% sciarpe, guanti, cappelli, calzini, pelletteria, cosmetici e creme; per il 20% libri e agende, 9% giocattoli», spiega Confcooperative.
Infine, tra le tendenze legate ai doni sotto l’albero, Consumerismo No Profit evidenzia che una quota crescente di italiani si è rivolta quest’anno all’Intelligenza Artificiale, al punto che un regalo di Natale su tre finito sotto l’albero è stato scelto attraverso l’IA. L’associazione però sottolinea «come spesso i consigli si siano rivelati sbagliati, determinando un danno economico per i consumatori».
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