Valsugana
lunedì 22 Dicembre, 2025
Il caso del festival letterario conteso da due comuni: Caldonazzo e Pergine litigano sul Trentino Book Festival
di Redazione
L'ultima edizione nel 2019. Ora lo vogliono rilanciare entrambi i sindaci
Per nove anni, il Trentino Book Festival (la nota rassegna di letteratura internazionale) ha richiamato decine di autori di spicco sulle rive del lago. Caldonazzo tra il 2011 e il 2019 ha visto personaggi come Gad Lerner, Piergiorgio Odifreddi, e Valerio Massimo Manfredi, decine di volontari e migliaia di spettatori. Un evento di successo che il comune di Caldonazzo puntava a riattivare durante l’estate. C’è un ma: giovedì il comune di Pergine ha annunciato di essere al lavoro su una propria rassegna ispirato proprio al Book Festival che avrà la sua edizione sperimentale nel corso del 2026. Insomma, un festival così ambito che ora sembra «conteso» tra due centri sulle sponde opposte del lago.
Sconcerto a Caldonazzo
Del ritorno del Trentino Book Festival si era parlato ampiamente durante la campagna elettorale di Caldonazzo (a ottobre 2024): e questo era stato uno dei temi centrali del programma dell’attuale sindaco Stefano Riccamboni. «L’idea far ripartire il festival non l’abbiamo accantonata – spiega il primo cittadino -. Vogliamo che il marchio resti a Caldonazzo: e siccome il suo titolare si trova qui ci sono tutte le premessi che resti».
Infatti, l’ideatore e direttore scientifico del Trentino Book Festival è lo scrittore Pino Loperfido, residente a Caldonazzo. E il marchio del festival sembra restare a oggi di sua proprietà o comunque della sua associazione «Le balene di montagna», che si occupava di organizzare il festival.
Come dichiarato nel corso della seduta del consiglio comunale di giovedì sera dal sindaco di Pergine Marco Morelli, nel tavolo di lavoro della nuova rassegna perginese ci sarà proprio Loperfido. Il comune di Caldonazzo, però, non era a conoscenza che anche Pergine stesse lavorando a un festival di questo tipo. «Che io sappia – dice Riccamboni – il marchio Book Festival sarà a Caldonazzo. L’idea era quella di tenere un festival del libro durante l’estate, accompagnato da momenti di confronto come dei caffè letterari. Comunque, verificheremo».
L’annuncio di Pergine
Come anticipato, la notizia del ritorno di un evento simile allo storico Book Festival è stata data nel consiglio comunale di giovedì sera. Nella relazione introduttiva al bilancio è stata inserita un’iniziativa ispirata «all’esperienza del Trentino Book Festival, che verrà proposto nel 2026 in una prima edizione sperimentale».
E i piani, d’altronde, sembrano anche molto seri dato che l’obiettivo dell’amministrazione di Marco Morelli punta a «far crescere nel tempo questa manifestazione fino a renderla un appuntamento di rilievo nazionale, capace non solo di arricchire l’offerta culturale, ma anche di sostenere le attività economiche del centro storico». Come annunciato nel consiglio, nel tavolo di lavoro ci sarebbe proprio il titolare del marchio Trentino Book Festival, Pino Loperfido, assieme a Giorgio Antoniacomi e Claudio Martinelli.
Una manifestazione di punta
Quindi, uno stesso marchio che i due comuni puntavano a portare sul proprio territorio. Adesso si dovrà quindi capire su quale delle due rive opposte del lago si terrà il Book Festival. O, ancora, i due centri proporranno due manifestazioni concorrenti magari senza che nessuna delle due riprenda il nome della storica rassegna.
Il nome Trentino Book Festival ha però ancora un certo peso. Nel mondo culturale trentino (e non solo) è ricordata da un lato per gli autori di spicco, ma anche per la grande mobilitazione di volontari e il grande senso di comunità che aveva creato nel piccolo paese di Caldonazzo. La prima edizione si era tenuta nel 2011 ed era riuscita ad attirare qualche migliaio di spettatori. L’anno dopo, il festival («nato indipendente» come lo definisce un comunicato della Provincia) poteva già contare su nomi come Erri De Luca, Dacia Maraini e Roberta Bruzzone. Ben presto, la rassegna aveva raggiunto quota 10mila presenze annue.
Nel 2019 si era tenuta l’ultima edizione: dopo l’addio di Pino Loperfido alla direzione, il Book Festival non era più stato riproposto.
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