Cronaca

domenica 21 Dicembre, 2025

Tentata rapina a Lavis, gli orafi: «Episodio preoccupante, ma in Trentino c’è una rete di prevenzione che funziona»

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Andreis (Federpreziosi): «La presenza costante delle Forze dell’Ordine e il lavoro condiviso costruito negli anni rappresentano una garanzia concreta»

La tentata rapina avvenuta nella serata di ieri a Lavis, ai danni di una gioielleria, riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza, particolarmente avvertito dagli operatori del settore orafo. Un episodio circoscritto, ma sufficiente a ricordare quanto sia fondamentale mantenere alta la vigilanza, non solo per la tutela delle attività economiche, ma soprattutto per la sicurezza delle persone che ogni giorno lavorano nei negozi del territorio.

Federpreziosi Confcommercio Trento, attraverso il presidente Stefano Andreis, ha espresso piena solidarietà all’esercente coinvolto, ribadendo come la sicurezza rappresenti da tempo un ambito di lavoro strutturato e condiviso con le istituzioni. Un percorso basato sulla prevenzione, sul dialogo costante e sulla collaborazione con le Forze dell’Ordine.

«La sicurezza non può essere affrontata solo in seguito a un fatto di cronaca – sottolinea Andreis, presidente di Federpreziosi Confcommercio Trento e di Federpreziosi nazionale – ma va costruita nel tempo, attraverso la condivisione delle responsabilità». Negli ultimi anni, il confronto con la Prefettura di Trento, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri ha portato alla sottoscrizione di protocolli operativi, a partire da quello sulla videosorveglianza del 2022, che consente un collegamento più diretto tra i sistemi di sicurezza dei negozi e le sale operative. «Questo si traduce in tempi di intervento più rapidi e in una maggiore tutela per chi lavora».

Un impegno che coinvolge direttamente anche gli operatori del settore, chiamati a investire in tecnologia e formazione. «La prevenzione – evidenzia Andreis – è un investimento sulla serenità quotidiana di imprenditori e collaboratori».

Il presidente richiama inoltre l’esperienza dell’Associazione Tutela Orafi, attiva da oltre vent’anni come forma di mutuo soccorso tra gli operatori, anche sul piano assicurativo. «Un’eccellenza del nostro territorio, fortunatamente utilizzata solo in rare occasioni, segno di un contesto che resta complessivamente sicuro».

Pur esprimendo preoccupazione per l’episodio di Lavis, Andreis ribadisce la fiducia nelle istituzioni: «La presenza costante delle Forze dell’Ordine e il lavoro condiviso costruito negli anni rappresentano una garanzia concreta. Continueremo a fare la nostra parte, perché la sicurezza non è solo risposta all’emergenza, ma un impegno quotidiano che si costruisce insieme».

Solidarietà all’esercente arriva anche da Massimo Piffer, presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino e vicepresidente vicario di Confcommercio Trentino: «Sono episodi che colpiscono e preoccupano. Lavorare serenamente dovrebbe essere una condizione naturale. La sicurezza deve restare una priorità, fondata su collaborazione, dialogo e prevenzione. Un ringraziamento alle Forze dell’Ordine per il pronto intervento e la professionalità: fatti come questo, seppur isolati, meritano grande attenzione».