La relazione
giovedì 11 Dicembre, 2025
Trento, inizia la maratona sul bilancio. Ianeselli: «Tariffe dei nidi ridotte dalla Provincia per azzopparci ma così si rallenta tutti»
di Serena Torboli
La relazione del primo cittadino che ha parlato «dell’eccezionale stagione di investimenti» resa possibile dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)
È iniziata ieri sera in Consiglio comunale la maratona che porterà l’aula, al termine della prossima settimana, al voto sul bilancio e sul documento unico di programmazione 2026-28. Nel presentare il bilancio, il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha ripercorso quella che definisce «l’eccezionale stagione di investimenti» resa possibile dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una fase che, sottolinea, «arriverà al traguardo nel 2026» e che ha permesso di dare forma concreta all’idea di «fare città».
Pnrr, un anno eccezionale
Il primo passaggio della relazione di Ianeselli è dedicato agli interventi che saranno messi a terra nel 2026 e che l’amministrazione rivendica: il nuovo hub intermodale nell’area ex Sit, l’ascensore panoramico verso Mesiano, le piscine Manazzon «con vasche, spogliatoi, palestre e sauna completamente rinnovati». Il sindaco richiama il nido Orsetto Pandi e i posti aggiuntivi previsti nella scuola dell’infanzia di Mattarello, interventi che «daranno un contributo importante alla riduzione delle liste d’attesa». A breve, ricorda, sarà consegnata anche la riqualificazione del Punto d’Incontro, chiamato a essere ancora «un polo della solidarietà, come voleva don Dante Clauser». Nuovi spazi anche per il Santa Chiara Open Lab e per gli uffici tecnici comunali, il cui trasferimento permetterà di risparmiare circa 700mila euro all’anno di affitti. Sul fronte dei servizi, il sindaco rivendica «l’investimento sugli asili nido e sulle politiche per la famiglia», visto anche che su di essa si stanno scaricando in questi anni oneri di assistenza di ogni tipo.
Lo sguardo sul futuro passa dal bypass ferroviario, definito «tutt’altro che fermo, come dimostra il villaggio dei lavoratori in costruzione a Trento nord». Il Bondone viene disegnato come simbolo di una diversa idea di sviluppo: «Non una montagna che fa parlare di sé perché si porta la neve con l’elicottero, ma una montagna attrattiva perché sostenibile».
L’abitare e la stoccata a Meloni
Altra partita cruciale è la variante al Prg, di cui l’aula ha approvato gli obiettivi a dicembre 2024 e che ha definito «più che mai necessaria per governare trasformazioni profonde». Il tema abitativo è considerato il nodo più urgente, con la casa diventata «fonte primaria delle disuguaglianze sociali». Non manca qui la stoccata alla premier Meloni: «I programmi di edilizia sociale sono stati i primi a essere tagliati dal governo Meloni». La variante, secondo il sindaco, dovrà introdurre l’obbligo per chi costruisce nuove residenze di destinarne una quota all’edilizia sociale, puntando anche sul recupero dell’esistente.
L’attacco alla Provincia
Ianeselli definisce quello in approvazione «un bilancio di responsabilità», «complicato fin dall’inizio» ma costruito con l’impegno «di non ridurre i servizi e di non compromettere iniziative sociali, culturali ed educative». Nel ricordare il perché di questa difficoltà il sindaco attacca la Provincia: secondo le sue parole, il principio statutario del «concordare» si sarebbe trasformato «in un paternalistico accordare», con un protocollo di finanza locale presentato tardi e privo di equilibrio. L’esempio è il tema dei nidi: la riduzione delle tariffe adottata da Trento si è ritorta contro l’amministrazione comunale, ora che è stato previsto tardivamente il rimborso a posteriori ai cittadini. «Un intervento che finisce per premiare i municipi in questo campo meno virtuosi», ossia quelli che in questi anni hanno fatto pagare alle famiglie le rette più alte. Se l’intento fosse davvero una manovra anti-Trento, ricorda Ianeselli, sarebbe «un intervento miope», e commenta: «Azzoppare Trento significa rallentare tutti», evidenziando con rammarico l’avanzo di amministrazione provinciale record di oltre un miliardo di euro che, sottolinea, potrebbe sostenere i Comuni.
Investimenti e manutenzioni
Ianeselli ammette che gli investimenti finanziati a bilancio non sono così consistenti rispetto al desiderato, ma comprendono manutenzioni straordinarie, la demolizione e la ricostruzione della parte storica della scuola primaria di Ravina, la passerella ciclopedonale sull’Adige e interventi per la sicurezza. Tra le misure decisive del bilancio figura quindi per il sindaco l’abolizione dell’aliquota agevolata Imis per chi affitta a canone concordato: «Solo grazie al milione e settecento mila euro recuperati abbiamo evitato tagli ai servizi e garantito nuovi interventi, come i 60 posti al nido Orsetto Pandi e il potenziamento del trasporto On/Off».
Sul tema sicurezza, il sindaco torna a criticare il governo: le città – dice – non possono essere lasciate sole «a fronteggiare fenomeni complessi come il disagio sociale». E definisce «non senza malafede» l’annuncio del governo Meloni delle 37 mila assunzioni nelle forze dell’ordine, «che non garantiscono neppure il turnover».
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