Giustizia

venerdì 21 Novembre, 2025

Tocca il seno alla cassiera durante il pagamento: 51enne condannato a Trento

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Pena sospesa subordinata a un percorso anti-violenza. La donna lo aveva denunciato il giorno dopo

A gennaio di due anni fa si era presentato alla cassa di un supermercato di Trento con una confezione di birre da pagare ma ne aveva approfittato per palpeggiare la cassiera. Era stata questione di attimi: l’allora 49enne con mossa repentina aveva raggiunto la dipendente nella sua postazione, toccandole il seno, tutt’altro che in modo superficiale, approfittando dell’effetto sorpresa, mentre la donna era intenta a svolgere il suo lavoro. Lei, una decina di anni più giovane, quando si era sentita quelle mani addosso aveva reagito immediatamente scostandosi e nascondendo le birre a quel cliente molesto, urlandogli di andarsene, di sparire quanto prima dal supermercato.

La fuga e l’identificazione
E così aveva fatto l’uomo, uno straniero dell’Est residente a Trento: si era allontanato in tutta fretta, peccato però per lui che non sia riuscito a farla franca. Era sì fuggito per le vie limitrofe del supermercato della zona nord della città ma, grazie a una serie di testimonianze, alle immagini delle telecamere e ai riscontri fotografici, è stato identificato e indagato. Per il reato di violenza sessuale nei confronti appunto della quasi quarantenne che il giorno dopo, ancora provata dall’episodio, aveva formalizzato denuncia querela in caserma, dai carabinieri di Trento. Vittima, la donna, che nel frattempo l’imputato ha provveduto a risarcire.

La pena patteggiata
Nei giorni scorsi per il 51enne è arrivato il conto della giustizia, dopo che il suo avvocato aveva trovato un accordo con la Procura sulla pena, scegliendo quindi la strada del patteggiamento. Il giudice per l’udienza preliminare Enrico Borrelli, come da richiesta delle parti, riconoscendo l’attenuante del risarcimento del danno, gli ha applicato la pena di dieci mesi e venti giorni di reclusione. Una pena che potrebbe però non essergli sospesa, che l’uomo potrebbe quindi trovarsi a dover scontare, se non si attenesse alle disposizioni del magistrato. Il gup, nel dispositivo dei giorni scorsi, ha infatti riconosciuto la sospensione condizionale della pena, subordinata però alla frequenza di un corso antiviolenza che il 51enne dovrà ultimare entro un anno dall’irrevocabilità. Un corso specifico, o meglio un percorso di recupero per chi si è macchiato di reati da «codice rosso», da fare in associazioni ed enti accreditati.