vivibilità
sabato 15 Novembre, 2025
Camion sotto le abitazioni, con i frigoriferi accesi, rumori della tangenziale: Campotrentino assediato dal traffico. Assemblea rovente con gli assessori: arriva la zona 30
di Serena Torboli
Le criticità del quartiere riguardano velocità elevate, mancanza di attraversamenti e nodi pericolosi
Zona 30, la risistemazione di via don Guetti e la nuova viabilità in via del Commercio. Molto partecipata la serata di presentazione del progetto Strade da vivere nella sala parrocchiale di via Detassis, dove la giunta comunale ha illustrato l’avvio del percorso partecipato per il quartiere di Campotrentino, dopo quelli avviati a Gardolo e in Clarina.
A condurre l’incontro l’ingegnera Valentina Benoni assieme a diversi rappresentanti degli uffici comunali; l’urbanista Matteo Dondè ha illustrato benefici e obiettivi delle zone 30. Sono state mostrate la proposta di sistemazione verde di via don Guetti e la bozza di riorganizzazione della viabilità in via del Commercio. Presenti gli assessori Gianna Frizzera ai Lavori pubblici, Michele Brugnara alla Mobilità sostenibile e Andreas Fernandez alla Transizione ecologica. Tra i presenti anche i rappresentanti del comitato per Campotrentino.
«È un luogo complesso in cui convivono realtà abitative, del commercio, industriali», ha osservato Brugnara, ricordando che il nuovo svincolo della tangenziale convoglierà traffico su via del Commercio. «Per questo è importante pensare al traffico che cambierà di conseguenza», ha aggiunto Frizzera. Andreas Fernandez ha richiamato il valore del verde urbano: «Non è una guerra alle automobili: vogliamo migliorare la qualità della vita delle persone. Ma non abbiamo la bacchetta magica e siamo qui in ascolto».
L’architetto e urbanista Matteo Dondè ha insistito sulla necessità di «ripensare le strade attorno alle persone», ricordando che il tema è purtroppo spesso politicizzato, e che spesso prevalgono le opinioni sulle evidenze scientifiche. «La riduzione dei morti per violenza stradale deve essere una priorità. La verità poi è che, ogni volta che abbiamo sperimentato interventi di urbanismo tattico, nessuno ha mai voluto tornare indietro».
Le criticità di Campotrentino riguardano velocità elevate, mancanza di attraversamenti e nodi pericolosi. L’architetto Massimo Peota ha illustrato i progetti in avvio su via don Guetti, grazie anche alla spinta del comitato: è previsto un senso unico verso sud, nuovi elementi verdi, pavimentazioni drenanti e raingarden per gestire l’acqua piovana. Sono previsti anche tre attraversamenti rialzati.
L’ingegner Bruno Delaiti ha poi mostrato la situazione di via Maccani e via del Commercio, entrambe già cariche di traffico e destinate a subire l’impatto del futuro svincolo provinciale a tre livelli. «L’obiettivo è gestire i flussi e pensare in anticipo alla viabilità». La proposta è dunque di pensare a un senso unico a circuito sulle due vie del Commercio, «come una sorta di rotatoria attorno all’edificio».
Molto partecipato è stato poi il momento delle domande. Daniele Miclet, presidente del comitato per Campotrentino, ha definito il proprio «un quartiere massacrato in tutti i modi» e ha chiesto con forza di non riaprire la via di Campotrentino verso la tangenziale, per evitare che diventi una strada di sfogo del traffico. Michele Brugnara ha confermato che non vi è intenzione di farlo e che il collegamento resterà chiuso per ragioni di sicurezza.
Una residente ha raccontato la propria esasperazione per la presenza notturna di camion sotto le abitazioni, con i frigoriferi accesi, oltre ai rumori della tangenziale, «realizzata, vicinissima, dopo che avevamo costruito la nostra casa», situazione a cui si legano rumore, traffico e mezzi pesanti. «E le barriere, da quanti anni le chiediamo?». Miclet ha segnalato anche i tempi di intervento della Polizia Locale quando i residenti segnalano i parcheggi abusivi: «Dopo le 20, minimo un’ora». Gianna Frizzera ha assicurato che chiederà un intervento. Il comitato ha criticato anche la mancata realizzazione di un marciapiede attorno al nuovo centro commerciale. È intervenuto anche Daniele Demattè, consigliere comunale e operatore della zona, chiedendo che vi sia comunque attenzione anche alle esigenze logistiche delle attività economiche.
Nonostante la forte esasperazione per problemi che si trascinano da anni, la serata ha messo in evidenza un coinvolgimento molto positivo: le persone del quartiere hanno partecipato attivamente al lavoro sui tavoli tematici. Con mappe, post-it e annotazioni puntuali, ciascuno ha condiviso criticità anche molto puntuali delle vie ed indicato tutte le osservazioni, oltre che testimonianze dirette e racconti di vita quotidiana che hanno restituito con precisione la complessità del quartiere. Il risultato è stato un confronto aperto, vivace, spesso animato ma molto costruttivo: le osservazioni raccolte saranno ora la base concreta da cui la giunta prenderà spunto per progettare la futura zona 30.